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giovedì 31 dicembre 2020

BLACK FRIARS L'Ordine della Croce di Virginia de Winter

Era un'oscurità diversa da quella della notte che si era lasciata alle spalle e che ormai volgeva al termine; brulicava di una vita torbida e selvatica che faceva appello a qualcosa nel suo sangue e la chiamava a sé.
- Virginia de Winter, BLACK FRIARS L'Ordine della Croce

TITOLO: BLACK FRIARS, L'Ordine della Croce Vol.4
AUTRICE: Virginia de Winter
EDITORE: Fazi Editore
COLLANA: Lain
GENERE: Dark Fantasy, Gotico
TRAMA: La Vecchia Capitale non ha pace. Scossa dai tumulti del Presidio, avvelenata dai malefici di Belladore de Lanchale, l’antica città dovrà ora affrontare un nemico senza eguali. L’ultima erede della dinastia Blackmore, garante della tregua con le creature del Presidio, è stata ritrovata, ma le malvagie entità accetteranno che sia proprio la giovane Sophia a custodire un armistizio suggellato dalla sua antenata migliaia di anni prima? Le forze del male hanno destato dal suo riposo l’Ordine della Croce e i cavalieri sono pronti a imbracciare le mitologiche spade per difendere il genere umano dalla minaccia delle nebbie demoniache. Intanto, ancora ignara del pericolo, Eloise Weiss è alle prese con il misterioso ritrovamento dello scheletro di uno studente dell’Università. Questa volta i suoi poteri di Evocatrice sono vani, ma grazie alle sole conoscenze mediche giunge a una verità inquietante: le ossa rinvenute sono le chiavi di uno scrigno che sigilla i segreti più oscuri della Vecchia Capitale, segreti di personaggi potenti disposti a tutto perché non siano svelati. Eppure, come in un labirinto di delitti e apparizioni dal passato, ogni filo di questa storia passionale e avvincente sembra destinato a ricongiungersi. Virginia de Winter chiude la serie culto Black Friars con una giostra di rocambolesche avventure cappa e spada, di potenti cavalieri e coraggiose eroine che rischieranno tutto per compiere il loro destino.

RECENSIONE:
L'eco di epoche remote, talmente lontane da sconfinare nel mito, riecheggia, ora più che mai, tra le terre del Vecchio Continente

Misteriosi e sconcertanti accadimenti lasciano presagire sempre più marcatamente la caliginosa presenza delle Creature del Presidio: esseri demoniaci arginati da tempi immemori in una regione al centro della Vecchia Capitale al fine di preservare la pace con gli uomini, concedendo loro di oltrepassare questi limiti solamente la notte della Vigilia di Ognissanti.
Un vincolo, questo, che non sembra essere più rispettato come un tempo.

Questa precaria situazione di equilibrio è deteriorata definitivamente a partire dai tragici e controversi eventi della Rivolta, quando la famiglia Blackmore della Reggenza di Altieres, garante della Tregua tra umani e demoni, fu brutalmente sterminata.
In assenza di un erede umano Blackmore ad assicurare la pace, queste creature hanno valicato i cancelli del Presidio senza difficoltà, rispondendo al comando silenzioso di un misterioso padrone.

La speranza di porre fine alle violente incursioni delle Creature del Presidio e di scoprire la verità sulla causa di tutto questo male è tornata a farsi più forte dopo il ritrovamento dell'unica sopravvissuta all'eccidio dei Blackmore, Sophia Blackmore. 

Qualcuno, però, è pronto a mettere in atto le peggiori magie oscure per far sì che ciò non avvenga.

Alcuni fatti sconcertanti cominciano ad aggiungersi alla lunga fila di misteri che avvolgono la Vecchia Capitale, a partire dal rinvenimento di uno scheletro anonimo in un cimitero "maledetto".
Lo stemma presente sul logoro mantello che ancora lo circonda ricorda quello dell'Ordine della Penna, una delle più antiche Fraternitates studentesche esistenti.
Ad essa apparteneva l'enigmatica Clarisse Granville Blackmore, la defunta regina di Altieres. 
Ella disponeva del potere innato di Evocator, lo stesso che permette a Eloise Weiss di dominare le Creature del Presidio. 

L'ipotesi che la stessa Clarisse Granville abbia potuto aizzare i demoni contro la propria famiglia diventa sempre più plausibile, date le numerose coincidenze e sconcertanti rivelazioni; eppure, assieme a lei altri hanno contribuito a scatenare questa catastrofe... e non solo... 
Altri omicidi, che per lungo tempo non sono stati identificati come tali, lentamente cominciano a tornare a galla, rivelando inquietanti verità.

Il sospetto del coinvolgimento di terzi viene confermato dal tentato avvelenamento del vampiro Haydan "Cain" Blackmore, l'unico testimone oculare dello sterminio della propria famiglia.

Sebbene Cain non ricordi assolutamente nulla degli eventi fatali che precedono la sua trasformazione nel sangue, di recente alcune piccole reminiscenze del passato hanno ricominciano a riaffiorare nella sua memoria, rendendolo una pericolosa minaccia per i colpevoli.

Un modo per annientare un vampiro, oltre la luce del sole e il calore del fuoco, è l'avvelenamento da sangue di cadavere... e chi meglio dei necromanti del Granducato di Nalvalle conosce i segreti per rendere vivo un corpo che non lo è più, ingannando anche la vista acuta di un redivivo?

 La prima legge recita che, per dialogare con  la morte, devi abbracciarla ogni giorno.
- Virginia de Winter, BLACK FRIARS L'Ordine della Croce

Ai cadaveri che camminano si aggiungono scatole musicali dalla musica ineludibilefantasmi irrequieti, continui attentanti alla vita della principessa Sophia e, per concludere in bellezza, il ritorno dei Cavalieri dell'Ordine della Croce.

Nato con il compito di distruggere le Creature del Presidio, L'Ordine della Croce ha convertito le proprie funzioni militari in quelle di una Fraternitas universitaria dopo l'istaurazione della Tregua; ma, con il presentarsi del pericolo di un'imminente guerra, il suo potere originale è riemerso, mettendosi alla ricerca di animi adatti a questo compito.
Sette sono i Cavalieri della Croce, ma la comparsa del settimo segnerebbe la fine di ogni cosa... un tragico epilogo per tutti.

Non avrai una vita facile. Leggi sempre tutti i libri che puoi, suona, ama la musica e vai all'opera, L'arte sarà la tua oasi di bellezza anche nei momenti più bui, e ti consentirà di mantenere intatta la tua anima.
- Virginia de Winter, BLACK FRIARS L'Ordine della Croce, 134


L'Ordine della Croce (2013) di Virginia de Winter, quarto volume della saga BLACK FRIARS,  potremmo considerarlo il capitolo conclusivo delle vicende che animano le lontane vie del Vecchio Continente, se non fosse per la passione dell'autrice di lasciare sempre alcune porte socchiuse... e chissà se presto qualche nuova e macabra disavventura tornerà a farci compagnia.
Personalmente lo spero proprio. 

Per ben quattro romanzi (L'Ordine della Spada, L'Ordine della Chiave, L'Ordine della Penna) si ha la possibilità di immergersi in un universo arcano dalle atmosfere gotiche e romantiche, popolato da splendide creature della notte, crudeli entità immerse nella nebbia e tanti altri personaggi intriganti, appassionanti e terribilmente divertenti.

Nel lungo corso della narrazione si assiste a una profonda evoluzione dei personaggi: una crescita interiore che li ha costretti a confrontarsi con la parte più oscura del proprio essere, conducendoli verso la conoscenza e l'accettazione delle proprie fragilità, tanto da trasformarle in veri punti di forza.
Una maturazione, quindi, che si origina dalle difficoltà più ardue e che si riflette inevitabilmente nelle loro relazioni, rafforzandosi in  strette amicizie o in autentici amori.
  
Un esempio eccezionale di personaggio che è andato incontro a una metamorfosi costante, pur rimanendo sempre fedele a se stessa, è Eloise Weiss, la nostra cara e onnisciente protagonista.
 
Incontrata per la prima volta nei panni di una brillante studentessa del corso di Medicina, priva di ogni controllo sulle sue facoltà di Evocator e sul suo cuore in subbuglio, Eloise ha lentamente abbandonato le sue insicurezze, raggiungendo una piena padronanza dei suoi poteri. 
Il moto dei suoi sentimenti continua ancora a sfuggirle un po' di mano... ma sappiamo benissimo come l'amore sappia essere davvero ingestibile. 
Molto interessante è stato assistere all'evolversi del suo rapporto con Axel Vandemberg, un rapporto che, nonostante tutto, ha mantenuto quel suo caratteristico tocco turbolento e passionale che fin dagli esordi lo ha reso unico e inimitabile.

Aggiungerei che anche Sophia Blackmore, contemporaneamente al suo acerrimo "nemico" Gabriel Stuart, ha intrapreso una bella crescita personale. 
Gradualmente ha compreso la portata delle sue facoltà e del suo ruolo di erede Blackmore, e l'importanza della fiducia in se stessa e nelle persone che le vogliono bene, senza dover per forza ricorrere a sotterfugi che implicano la magia.

Come loro anche tanti altri personaggi hanno perseguito una propria e particolare evoluzione personale, affrontando paure, verità crudeli, perdite, bugie, pregiudizi (come quello che la poesia è del tutto inutile...).

Il carisma e l'empatia che tutti questi infiniti personaggi sprigionano e trasmettono al lettore è il risultato della grande capacità dell'autrice di definirli molto bene e di renderli vibranti nella nostra immaginazione.

Un'altra caratteristica che apprezzo tantissimo ed è sempre presente all'interno di ogni volume della saga è il modo in cui l'intreccio viene strutturato, rimandando all'idea di un puzzle da comporre.
Numerosi sono i tasselli, apparentemente privi di senso, che ci troviamo tra le mani. Al momento non ci dicono nulla, ma se proseguiamo con pazienza e attenzione notiamo come vanno a incastrarsi perfettamente tra di loro.
Suspense e colpi di scena inaspettati mantengono costantemente viva la nostra curiosità, che  non desidera altro che essere saziata a dovere, rendendo l'intera vicenda davvero avvincente.

Vorrei concludere dicendo che mi sono terribilmente affezionata alla serie BLACK FRIARS (cosa che mi capita molto raramente), e se siete giunti fin qui vi consiglio caldamente di recuperarla.

Caro FANTASMAGORICO LETTORE, 
se sei giunto fin qui sei il mio eroe del cuore e ti ringrazio!
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martedì 22 dicembre 2020

BLACK FRIARS L'Ordine della Penna di Virginia de Winter

Nell'ombra qualcuno stava preparando un altare, le candele erano bianche e nere, le statue erano vestite di scuro, una Madonna dal volto invaso di lacrime dava le sue sembianze a una divinità dell'oltretomba con le sue mani scure di terra e il volto rigato di lacrime di sangue. 
- Virginia de Winter, BLACK FRIARS L'Ordine della Penna, 445


TITOLO: BLACK FRIARS, L'Ordine della Penna Vol.3
AUTRICE: Virginia de Winter
EDITORE: Fazi Editore
COLLANA: Lain
GENERE: Dark Fantasy, Gotico
TRAMA: Altieres, una delle antiche dinastie regnanti del Vecchio Continente, si è estinta dopo la violenta morte di tutti i suoi discendenti, e a portare il nome della casata sono rimasti solo i vampiri Blackmore, creature immortali a cui regnare non è permesso. Ma qualcosa ora è cambiato: Sophia, unica erede ancora in vita, creduta morta da anni, è stata ritrovata e le già fragili dinamiche del regno sono vicine a spezzarsi una volta per tutte. Gli oscuri segreti di Altieres stanno tornando a celare ombre sulla Vecchia Capitale, fulcro del potere politico e religioso, e spettri senza volto si aggirano per le strade terrorizzando cittadini e studenti. Intanto Sophia sta imparando a conoscere la sua nuova vita. Essere una Blackmore infatti non significa solo indossare meravigliosi vestiti ed essere un giorno incoronata regina, come innocentemente credeva, ma evitare matrimoni politici e sfuggire a continui attentati alla sua vita, anche da parte degli stessi parenti. Eloise Weiss deve affrontare invece forze che nemmeno i suoi poteri possono governare. I morti non riposano più in pace nella Vecchia Capitale, disturbati nel loro eterno sonno da forze oscure e implacabili, forse collegate al ritorno dell'erede di Altieres e alle sconvolgenti verità che i vampiri Blackmore nascondono da secoli e sono ora sfuggite al loro controllo. Eloise, grazie al suo potere di dominare le forze oscure, sarà forse la chiave per riportare l'ordine là dove ormai esiste solo il caos.

RECENSIONE:
Per lunghi anni Sophia ha vissuto con la consapevolezza di non essere altro che una semplice orfana, una tra le tante ragazze anonime cresciute assieme ai monaci della Nazione di  Aldenor.
Questo finché un vampiro dagli occhi ametista, Ashton Blackmore, non le ha rivelato di essere l'unica superstite mortale della stirpe Blackmore, nonché l'ultima erede della Reggenza di Altieres.

Sophia si ritrova così a far parte di una delle più antiche famiglie del Vecchio Continente, una famiglia dal passato tanto oscuro quanto controverso.

Fin dai tempi più remoti, i Blackmore sono stati i custodi della Tregua tra gli umani e le creature demoniache relegate nel Presidio (isola delimitata al centro della Vecchia Capitale); non a caso, tutti i suoi discendenti godono di poteri soprannaturali, sia coloro che appartengono alla linea umana che a quella di sangue, i redivivi Blackmore.
Questa pace, però, andò incontro a una irrimediabile rovina: le creature del Presidio riuscirono misteriosamente a sconfinare oltre il loro limiti, dando origine a sanguinosi e violenti scontri (ricordati nella storia come i giorni della Rivolta), e l'intera dinastia umana Blackmore fu sterminata atrocemente.
Nessuno di loro riuscì a salvarsi, e l'ultimo erede umano, Haydan Blackmore, venne trasformato in vampiro da suo cugino Adrian quando era ormai in fin di vita, perdendo del tutto la memoria e con essa ogni possibilità di conoscere la verità.

Per quasi sedici anni, nessuno ha mai sospettato che una bambina, nata in un momento così tragico, potesse essere stata messa al sicuro e nascosta segretamente in un orfanotrofio. 
Quella bambina era l'ultima dei Blackmore. 

Ora Sophia è la sola a possedere le capacità per ristabilire quell'equilibrio perduto, assicurando una nuova e solida Tregua; ma, naturalmente, è ancora una ragazzina inconsapevole della grandezza del suo potere, e dovrà imparare a conoscere se stessa, le sue origini e la sua Nazione.

Ogni aspetto della sua vita è andato incontro a radicali cambiamenti, a cominciare dal suo trasferimento nel collegio di Altieres, la sua nuova casa.
In questo luogo sconosciuto non tutti sono bendisposti nel riconoscerle il ruolo di regnante, considerandola una straniera del nord senza alcun riguardo per le tradizioni religiose che animano questa Nazione meridionale.

La presenza di Sophia, inoltre, desta una profonda e intensa ostilità nell'animo di Gabriel Stuart Sinclair, colui che, per lungo tempo, era stato designato successore al trono di Altieres, avendo la parentela più prossima ai Blackmore.
Già in passato, prima che Sophia fosse riconosciuta come legittima erede, tra i due esisteva un forte e violento antagonismo, un'avversione che continua a persistere e ad amplificarsi di giorno in giorno. 
Sophia è determinata a far scontare al suo rivale tutta la sofferenza che le sta causando... 
Ma qual è il modo migliore per vendicarsi di chi la odia dal più profondo del suo essere?
Chiedere l'aiuto di Santa Elienne sembrerebbe essere un buon inizio per la punizione esemplare, se solo qualcosa di insidioso e indomabile non fosse sfuggito al suo controllo. 
Ciò che abbiamo fatto, forse, non è ancora irreparabile.
- Virginia de Winter, BLACK FRIARS L'Ordine della Penna, 11

Nel frattempo è giunto il mese di novembre, un mese dedicato al culto dei morti, e gli abitanti di Altieres si preparano per la colorata e allegra Festa delle Anime per rendere onore ai loro defunti.
Qualcosa di inconsueto, però, inizia a sconcertare tutte le terre del Vecchio Continente: orde di fantasmi irrequieti affollano le strade delle città e dei cimiteri.
Eloise Weiss, studentessa della Societas di Medicina nonché indiscussa protagonista del primo volume della saga BLACK FRIARS, è certa che non vi sia lo zampino diretto delle creature del Presidio, bensì di qualcuno che sta provando a richiamare dal mondo dei morti un'entità molto potente.

A questa macabra situazione si affiancano altre cupe e bizzarre coincidenze, che, in un modo o nell'altro, riconducono ai misteriosi eventi della Rivolta. 
La vicenda si infittisce ulteriormente di segreti sempre più raccapriccianti, legati all'enigmatica amicizia di tre potenti Evocatores (coloro che, come Eloise, riuscivano a dominare le creature del Presidio) e dei loro affari con Belladore, una controversa vampira dalle origini arcaiche e oscure.

Mito e leggenda si intersecano alla storia più remota del Vecchio Continente, quando la convivenza tra divinità, demoni e uomini non era ancora stata separata da nessun confine, un confine che è diventato necessario per emarginare il male e la possibilità di scontri violenti.
Ma allora perché qualcuno si sta cimentando nel distruggerlo? Chi è desideroso di aprire il sipario a una terribile guerra?
C'erano cose che dovevano restare confinate nel perimetro dei cimiteri. La vita segreta dei morti era qualcosa che non avrebbe mai riguardare i vivi.
- Virginia de Winter, BLACK FRIARS L'Ordine della Penna, 476

L'Ordine della Penna (2012) di Virginia de Winter, terzo volume della saga BLACK FRIARS, riprende la narrazione a partire dagli ultimi avvenimenti de L'Ordine della Spada (interrotta dall'interludio del secondo libro, L'Ordine della Chiave).

In questo capitolo abbiamo il piacere di fare la conoscenza di nuovi e singolari personaggi, alcuni già precedentemente accennati e altri del tutto inediti, affiancati, comunque, dagli storici protagonisti della saga.
Dalla natura estremamente vibrante ed empatica, anche le new entry non smentiscono la strabiliante abilità di entrare in confidenza con l'animo del lettore.
Questo è un aspetto distintivo dei libri della de Winter, che riesce a dar vita a numerosi individui tutti ben definiti e mai stereotipati
Si percepisce perfettamente la volontà dell'autrice di non fermarsi di fronte alla semplice definizione del personaggio, ma di spingersi dentro il suo universo di luci e ombre, sviscerandolo fino in fondo, così da dar vita a una personalità realistica e concreta.

Assistiamo così alle infinite peripezie di Sophia, impulsiva ed esuberante, che, nonostante tutte le nuove restrizioni e incombenze che spettano a una principessa, non riesce a fare a meno di mettersi nei guai. 
La sua singolare testardaggine non le rende la vita più semplice, soprattutto in un ambiente che chiama casa ma che, al contrario, la identifica come una straniera. 
Come se non bastasse, il gelido e controverso Gabriel Stuart non smette di reclamare ciò che gli appartiene, provocandola i continuo.
Entrambi fermi in una sorta di pregiudizio nei confronti dell'altro, non sanno che è in arrivo un evento inatteso lontano da ogni loro previsione, qualcosa che va oltre la semplice magia di Altieres.
L'evolversi di questo rapporto comporterà, per entrambi, il guardarsi dentro, scoprendo che il più delle volte si preferisce costruire delle bugie piuttosto che avere a che fare con la vulnerabilità dei sentimenti.
 
Per Altieres puoi struggerti di nostalgia anche senza esserci mai stato.
- Virginia de Winter, BLACK FRIARS L'Ordine della Penna, 476

Vorrei spendere alcune parole per la bellezza e il fascino decadente della Nazione di Altieres.
Premettendo che il pezzo forte di questa saga siano le accurate ed eleganti descrizioni delle varie ambientazione, credo che la de Winter abbia dato il meglio di sé nel dipingere questa terra dalle atmosfere arcane e malinconiche, ed è stato impossibile non innamorarmene perdutamente. 
Totalmente differente dalle altre otto Nationes, Altieres appare come un luogo fermo in epoca ormai dimenticata, nel quale l'antico culto degli dèi non è mai stato sradicato completamente, camuffando le proprie divinità nei santi della religione ufficiale. 
In questo posto la concezione della morte si colora di sfumature singolari: le celebrazioni per i defunti perdono quel carattere funereo e cupo che caratterizza il resto del Continente, assumendo una connotazione più festosa e giocosa.
Inoltre, ogni forma di rituale dedicato agli dèi e di evocazioni degli spiriti (che ricordano quelli tipici del Voodoo) sono delle mansioni specifiche delle Madrine e dei Dottori delle Anime, abitanti di Altieres che hanno superato gli oscuri confini degli inferi e sono riuscite a tornare indietro.

Non vorrei sembrare ripetitiva, ma anche questa volta lo stile di scrittura si riconferma raffinato e curato, sempre contraddistinto da quel suo sapore antico. 
L'alternanza di parti dalla poeticità macabra, che evocano atmosfere romantiche e gotiche, ad altre più ricche di azione e colpi di scena rendono la narrazione incalzante, coinvolgente e intricante. 
Senza tralasciare uno spiccato senso dell'umorismo che riesce sempre a far scappare un sorriso.

Concludo dicendo che il mio giudizio su questa saga continua a essere fantasmagoricamente positivo, e vi assicuro che al solo pensiero di leggere l'ultimo volume mi piange il cuore... mi sono troppo affezionata all'universo di BLACK FRIARS.

In ultimo, se siete appassionati di dark fantasy e amanti delle atmosfere gotiche e medievaleggianti, e se vi incuriosiscono le storie labirintiche, misteriose e macabre, nelle quali intrighi, passioni e magia si fondono... allora vi consiglio questa lettura!

Caro FANTASMAGORICO LETTORE, 
se sei giunto fin qui sei il mio eroe del cuore e ti ringrazio!
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sabato 28 novembre 2020

BLACK FRIARS L'Ordine della Chiave di Virginia de Winter

C'era stato un tempo in cui era esistita una principessa con l'incanto delle creature della notte.
Bianca come la neve e rossa come il sangue, avrebbe riposato in un sepolcro di cristallo attraverso il quale, nei secoli, un principe ne avrebbe contemplato la bellezza logorandosi nel rimpianto. [...]
Sogni imprigionati di un amore consumato in un'alcova di marmo, al confine coi reami della morte, e fiori sparsi sul gelo di un sepolcro invece che su un letto nuziale. Un principe avrebbe rimboccato un sudario invece di scostare i veli della sua sposa con mani innamorate; avrebbe baciato labbra fredde destinate a riprendere vita solo di notte.

 - Virginia de Winter, BLACK FRIARS L'Ordine della Chiave, 50


TITOLO: BLACK FRIARS, L'Ordine della Chiave Vol.2
AUTRICE: Virginia de Winter
EDITORE: Fazi Editore
COLLANA: Lain
GENERE: Dark Fantasy, Gotico
TRAMA: Axel Vandemberg, giovane crede al trono del regno più importante del Vecchio Continente, farebbe qualsiasi cosa per amore, anche picchiare uno dei suoi migliori amici. Imprigionato nel carcere degli studenti per una rissa, il suo unico, struggente pensiero è dedicato a Eloise Weiss, la ragazza cui ha consacrato la vita fin dall'infanzia. Axel non sa che il suo mondo sta per essere sconvolto dal fatale incontro con Belladore de Lanchale, una cortigiana dal fascino oscuro che ben presto imprigiona il ragazzo in una trama fitta di bugie e ricatti. Mentre Axel lotta contro la seduzione del male, la città pare farsi specchio dei suoi tormenti, trasformandosi in uno scenario di efferati delitti. Protetto dalla notte, tra i vicoli non ancora illuminati dalla luce a gas di una città ammantata di atmosfere gotiche, un assassino inafferrabile uccide giovani umane e bellissime vampire. Unica traccia utile alla Magistratura incaricata delle indagini è il macabro e accurato gioco dell'omicida, che ricompone i corpi delle vittime ispirandosi a celebri fiabe: Raperonzolo strangolata dalle sue lunghe trecce, la Bella Addormentata dilaniata dal morso del principe. Biancaneve avvelenata dalla mela...

RECENSIONE:
C'è stato un tempo, non molto lontano dagli avvenimenti narrati ne L'Ordine della Spada, in cui la Vecchia Capitale si è trovata a essere spettatrice di sanguinosi ed efferati omicidi.

Tutto ha inizio con la misteriosa morte di Emelyn Kristian, fidanzata di Rafael Valance (Duca in carica dell'Ordine della Chiave), la quale apre le danze a una serie di macabri delitti, accumunati tutti da due conturbanti peculiarità: l'innegabile e la lugubre ispirazione alle fiabe tradizionali più famose e il fatto che le vittime siano tutte fanciulle e vampire dalla bellezza senza eguali.
Gli inquietanti rinvenimenti di una presunta Biancaneve avvelenata da una mela, di una Cappuccetto Rosso dalla gola squarciata, di una Raperonzolo impiccata con le sue stesse lunghe trecce,... sono tutti episodi che iniziano lentamente ad attorcigliarsi attorno alla vita del giovane Axel Vandemberg, secondo genito della famiglia regnante di Aldenor e scholares della Societas delle Arti.

Personaggio che abbiamo già avuto il piacere di conoscere nel precedente romanzo (ambientato cinque anni dopo), il giovane Axel non è ancora divenuto il Duca della Chiave e neppure sembra sfiorarlo la sola idea, poiché nei i suoi pensieri non esiste altro posto se non per un nome: Eloise, l'unico amore della sua vita.

Per chi ha letto L'Ordine della Spada ricorda sicuramente che il loro è un rapporto estremamente profondo, ma anche estremamente tormentato e sofferto
Ebbene, in questo secondo volume vengono svelati tutti i segreti e verità celati dietro una così straziante relazione, una relazione ricca di sentimenti ed emozioni eternamente contrastanti.

Fin dalla più tenera età, il legame che unisce Axel ed Eloise si è sempre basato sulla reciproca e piena fiducia: entrambi conoscono alla perfezione le singolarità, i difetti e i segreti dell'altro, e non occorrono  le parole per poter afferrare i pensieri che le loro ingenue e giovani menti elaborano.

Axel già da bambino era sicuro di voler chiedere la sua mano, ma essere il futuro erede al trono di Aldenor può non rendere le cose poi così semplici. 

Più passa il tempo e più questo loro affetto comincia a tingersi di tinte nuove, di colori vibranti e passionali.
Il desiderio di vivere con maggiore intensità i loro sentimenti aumenta di giorno in giorno, e la tortura di non poter stare insieme costantemente li consuma dentro.
In particolar modo Axel, che sa di dover fare prima i conti con l'irremovibile Domenic Weiss, padre di Eloise nonché suo stesso tutore.

La passione delle creature della notte e del sangue era senza speranza né ritorno. Lei era entrata nella sua mente e ne aveva preso possesso.
- Virginia de Winter, BLACK FRIARS L'Ordine della Chiave, 140

Inavvertitamente qualcosa di oscuro e maligno inizia a insidiarsi nel cuore di Axel, contaminando i suoi più nobili sentimenti per Eloise e animando un insano e violento desiderio carnale, tanto da provare verso se stesso un ripugnante disgusto e orrore.
L'insorgere di queste incontrollabili e insolite pulsioni coincide misteriosamente con il ritorno nella Vecchia Capitale di Belladore,  affascinante cortigiana dall'immenso prestigio e antica vampira dalle origini sconosciute. 
Di lei si sa veramente poco, solo che la sua influenza è riuscita a raggiungere e suggestionare nei secoli personalità di spicco del Vecchio Continente e che mai nessuno è riuscito ad opporsi al suo volere.

Axel, però, non è ancora consapevole che diventerà ben presto la pedina di uno dei suoi macabri giochi, segnando inevitabilmente il suo destino e quello di Eloise.

Sei tutto ciò che ho sempre desiderato, se devo scegliermi una tomba, voglio che siano le tue braccia.
- Virginia de Winter, BLACK FRIARS L'Ordine della Chiave, 407

L'Ordine della Chiave (2011) di Virginia de Winter è il secondo volume della saga BLACK FRIARS
Contrariamente all'ordine cronologico di pubblicazione, il libro narra gli avvenimenti antecedenti (precisamente cinque anni prima) a quelli presenti ne L'Ordine della Spada, trasformandosi in un vero e proprio prequel.

Il lettore ha la possibilità di scoprire l'origine delle cause che hanno provocato il declino e la rottura del legame tra Axel ed Eloise e di comprendere il perché di quel caratteristico e irritante comportamento, iperprotettivo e possessivo, che Vandemberg adotterà in futuro nei confronti della sua amata. 

C'è stato un cambio di prospettiva davvero interessante,  e il poter di osservare l'intera vicenda da un'angolatura diversa è stato un aspetto del romanzo che ho apprezzato molto e che ho trovato ben elaborato.
A tal proposito, la mia generale tendenza a giudicare "negativamente" il personaggio di Axel si attenua, poiché lo identifico ora come la vittima ignara di un intricato piano crudele che lentamente distrugge tutte le sue certezze, logorandolo nel profondo. 
Diventa sempre più difficile per Axel distinguere nitidamente la realtà dall'illusione, e la sensazione di precipitare in un incubo senza fine lo induce a dubitare di se stesso e a prendere le distanze dalle uniche persone che potrebbero aiutarlo.
La trasformazione che questo personaggio subisce, a partire dalle prime pagine, è notevole, rendendolo davvero dinamico.

Oltre a queste macabre rivelazioni, si viene a conoscenza di come sono nate quelle solide e profonde amicizie che affollano il primo volume e della storia dietro il gruppo dei misteriosi cavalieri mascherati.

La presenza di numerosi personaggi spesso può essere motivo di confusione e incomprensione all'interno dei romanzi, ma non è questo il caso: l'autrice possiede la capacità di calibrare perfettamente ogni aspetto fondamentale e imprescindibile per la costruzione di tante personalità diverse e ben distinte
Il risultato finale è quello di trovarsi di fronte a personaggi estremamente empatici e carismatici, ognuno con la propria storia da raccontare e con le proprie caratteristiche personali, che non sarà difficile ricordarli tutti. 
Chi potrebbe mai dimenticare l'elegante e schietto Bryce Vandemberg, il diplomatico Ross Granville, il divertente e burlesco Gil Morgan,... e non vado oltre per non rovinarvi la sorpresa.

In questo capitolo la partecipazione dei vampiri Blackmore è marginale, e di loro si fanno solamente sporadici accenni in riferimento ai terribili avvenimenti della Rivolta (accadimenti remoti che avevano sconvolto la Vecchia Capitale, rompendo quell'equilibrio esistente tra le creature demoniache del Presidio e gli abitanti delle Nationes).

In compenso, però, fanno la loro oscura comparsa nuovi vampiri appartenenti alle più disparate Stirpi di Sangue. Dalle personalità affascinanti, accattivanti, raffinate e divertenti, queste creature della notte possiedono singolari poteri e abilità che li diversificano dalle solite e tradizionali raffigurazioni letterarie a cui siamo solitamente abituati.  

I redivivi Meissner hanno capacità sensoriali più sviluppate rispetto agli appartenenti alle altre Linee di Sangue. L'apparato uditivo è tale che possono identificare e tradurre in note qualsiasi cosa, anche, poniamo, il suono di un vetro che va in frantumi. Hanno una voce meravigliosa e solitamente sono artisti di grandissimo livello. Sono molto deboli fisicamente rispetto agli altri appartenenti alla loro razza e possiedono una personalità tale che non di rado finiscono per ammalarsi di melanconia o impazzire.
- Virginia de Winter, BLACK FRIARS L'Ordine della Chiave, 50

Confermo anche in questa recensione il mio amore per lo stile dell'autrice, inconfondibilmente elegante, ricercato e dal sapore antico, e per la cura e l'attenzione  che riserva per i dettagli.
La presenza di parti prettamente descrittive è diminuita, poiché la gran parte del lavoro di costruzione del World Building è stato fatto nel primo volume, dando così maggiore spazio all'azione.
La dinamicità della storia è data, oltre che dalla fluidità e scorrevolezza della narrazione, dagli intricati misteri che si intrecciano alle cruenti morti dagli elementi fiabeschi, rendendo il tutto ancora più coinvolgente. 
L'abilità caratteristica della de Winter di creare una narrazione a incastro, nel quale tanti piccoli indizi vengono scandagliati nel corso della vicenda per poi essere riuniti nella soluzione finale, da vita a una storia ricca di colpi di scena e di sorprese.

Anche per questo secondo volume il mio giudizio continua a rimanere assolutamente positivo, e non vedo l'ora di poter continuare al più presto questa fantasmagorica saga.

In conclusione, se siete appassionati delle fiabe e delle loro rivisitazioni macabre, se vi incuriosiscono i misteri labirintici e leggende tenebrose, se vi affascinano le atmosfere gotiche, se trovate piacevole quel tocco di ironia e simpatia e se vi lasciate ammaliare dall'eterna bellezza dei vampiri...  questo è il libro che state cercando.  


Caro FANTASMAGORICO LETTORE
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sabato 21 novembre 2020

BLACK FRIARS L'Ordine della Spada di Virginia de Winter

Una statua dallo splendore del marmo di luna e una bellezza straziante da far desiderare anche l'Inferno per poterla vedere ancora. L'aveva distratta per un istante, emergendo sul terrore folle che le invadeva il cervello.
Né morto né vivo, una creatura del sangue che camminava per l'eternità su quella soglia che agli umani è consentito varcare una volta sola, senza ritorno.
Lui invece, da qualche parte lungo i secoli, era tornato.
-Virginia de Winter, BLACK FRIARS L'Ordine della Spada, 26
TITOLO: BLACK FRIARS, L'Ordine della Spada Vol.1
AUTRICE: Virginia de Winter
EDITORE: Fazi Editore
COLLANA: Lain
GENERE: Dark Fantasy, Gotico
TRAMA: La Vecchia Capitale si prepara alla Vigilia di Ognissanti e il coprifuoco è vicino perché il Presidio sta per aprire le sue porte. Il lento salmodiare delle orde di penitenti che si riversano per le vie, in cerca di anime da punire, è il segnale per gli abitanti di affrettarsi nelle proprie case, ma per Eloise Weiss è già troppo tardi. Scambiata per una vampira, cade vittima dell’irrazionalità di una fede che brucia ogni cosa al suo passaggio. In fin di vita esala una richiesta d’aiuto che giunge alle soglie della tomba dove Ashton Blackmore, un redivivo secolare, riposa protetto dalle ombre della Cattedrale di Black Friars. Il richiamo della ragazza è un sussurro che si trasforma in ordine, irrompe nella sua mente e lo riporta alla vita. Nobili vampiri di vecchie casate, spiriti reclusi e guerrieri, eroici umani e passioni che il tempo non è riuscito a cancellare: Black Friars – L’ordine della Spada è un mondo nuovo che profuma di antico, un romanzo che si ammanta di gotico per condurre il lettore tra i vicoli della Vecchia Capitale o negli antri del Presidio, in un viaggio che continua oltre la carta e non finisce con l’ultima pagina.

RECENSIONE:
Nella notte della Vigilia di Ognissanti, secondo la consuetudine, i Frati Neri dell'Ordine della Spada sfilano in un'austera parata silenziosa tra le vie della Vecchia Capitale, preparandosi all'ora in cui i cancelli del Presidio si sarebbero aperti.
Lasciate libere di vagare in quest'unica notte dell'anno, le creature, arcaiche e demoniache, che abitano questa antica zona al centro della città hanno la possibilità di impossessarsi e avvolgere nelle loro viscide e innaturali nebbie tutto quello che scorgono sul loro cammino.

In questa notte, però, il pericolo non è rappresentato solamente da queste entità sconosciute, e chi meglio di Eloise Weiss può dirlo.
 
Come tutti gli scholares dello Studium e, in generale, come tutte le persone con un briciolo di buon senso, Eloise, studentessa della Scuola di Medicina e figlia del Lord Cancelliere di Aldenor, è decisa a tornare al collegio il prima possibile; eppure, un terribile equivoco mette a repentaglio la sua vita.
Scambiata erroneamente per una ritornata, un vampiro, viene rapita da un gruppo di Flagellanti pronti a ucciderla per adempiere alla volontà divina, dando adito al loro odio per queste creature del buio.

Le sue grida di aiuto sono del tutto inutili, ma un penetrante richiamo si genera in lei, risvegliando da un sonno immortale di sedici anni un essere molto antico: Ashton Blackmore, potente vampiro, riesce a salvarla da quel tragico destino.

Appartenente a un'antica famiglia di Reggenza di Altieres, Ashton è stato il suo custode per ben quattrocento anni, tramandando, di generazione in generazione, la storia della loro stirpe; finché, in seguito ai sanguinosi e violenti eventi della Rivolta che hanno messo a ferro e fuoco la Vecchia Capitale, l'intera famiglia viene brutalmente sterminata senza lasciare eredi e lui creduto morto, anche dagli unici superstiti immortali: Adrian e Cain Blackmore.

Una drammatica storia che continua ancora a essere avvolta da un alone di mistero, poiché nessun colpevole è mai stato individuato come la vera causa della rovina dei Blackmore. 
Le creature del Presidio hanno avuto sicuramente la loro parte nella triste vicenda, ma la domanda che nasce spontanea è: chi è stato ad aprire le porte di quel luogo di demoni e nebbia?

Ashton è deciso a scoprire la verità che si cela dietro a questa macabra e intricata vicenda, ma ha bisogno dell'aiuto di Eloise, la sua nuova piccola amica mortale, che inconsapevolmente manifesta le stesse singolari capacità che possedeva la defunta Clarisse Granville, moglie di Brian Blackmore, di richiamare a sé e comandare entità fuori dall'ordinario.

Contemporaneamente alle loro ricerche, alcuni avvenimenti si aggiungono alle stramberie e misteri che perseguitano Eloise. 
Fanno capolinea nelle camere mortuarie della Societas di Medicina insoliti cadaveri, corpi senza vita con polmoni letteralmente schiacciati, ma esenti da lesioni esterne che possano ricondurre alla possibile causa della morte.
Cinque oscuri cavalieri mascherati, inoltre, appaiono inaspettatamente come spettri sempre in concomitanza alle disavventure di Ashton e Eloise.  

Se tutte queste macabre vicissitudini non fanno che ingarbugliare la mente già confusa di Eloise, d'altra parte il suo cuore si trova in un vero e proprio campo di battaglia.
Un solo nome la perseguita, un nome capace di farle provare le sofferenze più atroci e, contemporaneamente, di trasformarsi nell'unico conforto nelle sue notti più buie.
Quel nome è Axel Vandemberg, Princeps dello Studium, Duca dell'Ordine della Chiave nonché secondo genito della famiglia regnante della Nazione Sovrana di Aldenor.

Vederli parlare non era molto diverso dall'assistere a una partita a scacchi. Si spostavano  da caselle bianche e nere lungo linee tortuose, saltando case e spostando pezzi in modo tale che era difficile intuire le strategie. Non avevano fretta, ogni mossa sembrava studiata e soppesata col rischio dietro l'angolo, il silenzio tra l'una e l'altra seppure li turbava era accettato come male necessario.
                                                                                  -Virginia de Winter, BLACK FRIARS L'Ordine della Spada, 362


Il termine tormentato non rende in nessun modo l'idea di questo rapporto estremamente turbolento.
L'attanagliarsi di sentimenti perennemente contrastanti e in continuo mutamento unito all'orgoglio che non riesce a dimenticare i torti passati (celati al lettore) non smettono di ardere dentro Eloise.
Ella si trova in un limbo, in bilico tra il desiderio di dimenticare il passato e ritornare a fidarsi completamente di Axel e quello di allontanarlo per sempre, negando quello che prova davvero.  
D'altro canto non sarà affatto semplice liberarsi dal fastidioso atteggiamento possessivo e iperprotettivo di Axel, che tende a tenerla sotto controllo e sotto la sua stretta sorveglianza costantemente.
Da cosa vuole proteggerla? Dal vampiro con gli occhi viola che la conduce nei meandri più cupi dei segreti della Vecchia Capitale, oppure da qualcosa di più pericoloso delle nebbie del Presidio?

Svegliarsi aveva ancora un significato quando la notte non accennava a finire? Esisteva da sempre un senso di appartenenza della notte al sogno - quella corrispondenza perfetta tra il buio e le immagini più dolci, la mente libera di riempire ciò che gli occhi non potevano vedere; e il desiderio che provavano l'uno per l'altra era il sole che inseguiva per tutto il giorno il profilo dell'orizzonte fino a perdersi dietro di esso.
                                                                                                    -Virginia de Winter, BLACK FRIARS L'Ordine della Spada, 324

Primo romanzo della saga BLACK FRIARS, L'Ordine della Spada (2010) è simile a un enorme e complesso puzzle da comporre lentamente e con pazienza. 
Inizialmente ci troviamo tra le mani tanti piccoli tasselli che, presi singolarmente, non possiedono un reale senso compiuto; ma, procedendo con cauta attenzione e respiri sospesi, questi trovano la loro posizione esatta, quella che combacia e si incastra perfettamente con tutti gli altri tasselli, ed ecco che, in una visione d'insieme, ogni pezzettino acquista finalmente un significato del tutto nuovo.

La capacità dell'autrice di scandagliare silenziosamente piccoli indizi durante la narrazione mi aveva  già colpita positivamente in un altro suo romanzo (Il cammeo di ossidiana) ed è un aspetto che, assieme al suo stile elegante, ricercato, antico, a tratti poetico ed estremamente descrittivo, ho gradito molto. 

Sono consapevole, però, che la presenza di questa maniacale e costante attenzione per i dettagli, anche per quelli più minuziosi e marginali, potrebbe appesantire e rendere meno fluida la narrazione; d'altro canto, credo che l'inserire numerose parti descrittive sia necessaria, soprattutto in questo primo volume, per la presentazione e la costruzione di un solido e originale World Building

L'ambientazione appare come l'impeccabile combinazione di fantasia e immaginazione della scrittrice e di influenze che rimandano a realtà fortemente medievaleggianti e settecentesche, rielaborate e adattate alla struttura della storia. 
L'aspetto gotico e macabro dei numerosi luoghi che affollano le pagine del libro (cimiteri, cattedrali, catacombe, strade oscure e silenziose, vie sotterranee, lo Studium, varie residenze,...) danno vita a un'atmosfera inquietante  e lugubre, ma, allo stesso tempo, davvero affascinante e irresistibile

Una caratteristica che rende ancora più vivido questo mondo è la presenza di radicate tradizioni: gli usi e costumi, religiosi o meno, delle varie popolazioni che confluiscono nella Vecchia Capitale e degli studenti che appartengono allo Studium riportano nuovamente l'idea di un mondo antico e lontano
In questo modo il contesto rimane sempre coerente a tutti gli elementi che costituiscono il World Building. 

Vorrei aggiungere, però, che accanto a scene prettamente descrittive non mancano quelle di carattere più dinamico:  colpi di scena, azione, intrighi e misteri si affiancano e intrecciano a momenti più dolci, poetici e passionali. Non manca, inoltre, una buona dose di humour, che da vita a momenti più spiritosi e divertenti.

Tutti i personaggi sono ben caratterizzati, ognuno con le proprie peculiarità e difetti. 
La dolce protagonista Eloise Weiss, il caparbio e irrequieto Axel e il misterioso e ipnotico vampiro Ashton sono delle presenze davvero carismatiche, dinamiche e inquiete, chi per un motivo e chi per un altro. 
Tutti nascondono degli indicibili segreti, e il mistero che si annida nelle loro vicende personali non fa altro che accrescere la curiosità del lettore. 
I rapporti che intercorrono tra di loro sono di diversa natura e per nulla scontati o stereotipati.
L'attrazione tra Axel ed Eloise è un qualcosa di letale e distruttivo: entrambi sono attanagliati da questo amore reciproco che li lega dai tempi più remoti dell'infanzia, ma che un torto recente (ignoto a noi lettori) ha inclinato e annientato, gettandoli nel rimorso, nella rabbia e nel dolore.
Tra i due è presente una costante tensione che logora non solo le loro anime, ma anche quella del lettore!
Non sono mancati momenti di puro nervosismo, momenti nei quali avrei voluto tirare questo mattone di libro in testa ad Axel (un personaggio che sa essere estremamente odioso). Fortuna volle, però, che a risollevare il destino del romanzo fosse il buon Ashton Blackmore, grazie al suo sottile senso dell'umorismo, la sua eleganza, i suoi affascinanti e misteriosi occhi color ametista e i suoi modi affettuosi e gentili verso la sua piccola amica mortale.
Numerosi sono inoltre i personaggi secondari (vampiri, scholares, domini, spiritisti, cardinali,...) che hanno avuto un ruolo fondamentale nello svolgimento dei fatti narrati (il mio preferito in assoluto rimane il pacato e distinto Adrian Blackmore), che non citerò proprio per non rovinarvi la sorpresa.

Un altro aspetto che ho gradito particolarmente in Black Friars è stato il modo in cui è stata trattata e inserita la figura del vampiro
Tendenzialmente si è rimasti fedeli alle caratteristiche tradizionali della creatura delle tenebre assetata di sangue e debilitata dalla luce del giorno, dal fuoco e da croci o luoghi benedetti; sono percepibili, inoltre, dei richiami più moderni al vampiro più umanizzato dalla bellezza divina e sensuale della Rice, pur rimanendo fedele alla propria natura bestiale.
La novità che dona quel tocco di freschezza e unicità ai vampiri di Black Friars è quello di possedere dei poteri particolari, diversi a seconda della stirpe di sangue a cui appartengono. 
I Blackmore, ad esempio, hanno la capacità di evocare e comandare a loro piacimento le ombre, una qualità assolutamente interessante: trovo macabramente affascinante l'immagine di un essere arcano avvolto in una semioscurità mobile e animata.

Concludo dicendo che il mio giudizio complessivo riguardo L'Ordine della Spada è molto positivo, e non vedo l'ora di continuare a leggere questa saga fantasmagorica.

Mi sento di consigliarlo agli appassionati del genere dark fantasy, gotico e mystery; agli amanti della tenebrosa figura del vampiro e a tutti coloro che trovano intrigante la presenza di una storia d'amore estremamente tormentata.

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MOONACRE. I SEGRETI DELL'ULTIMA LUNA | Il cavallino Bianco di Elisabeth Goudge

Per te nessun passato, cavallino, né rimpianto, né futuro da temere nella foresta d'argento... Sotto la luna, solo il presente ti aspett...