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giovedì 11 marzo 2021

LE STORIE DI ANITA BLAKE, CACCIATRICE DI VAMPIRI: Luna nera

Sembrava proprio che i mostri preferissero parlare con me, piuttosto che con gli sbirri. E se vi state chiedendo perché diavolo i mostri si sentono così maledettamente a loro agio con me... be', me lo sono chiesta anch'io.
Dopotutto, resuscito gli zombie ed elimino i vampiri. Chi sono, io, per scagliare la prima pietra?

 - Laurell K. Hamilton, Luna nera, 192

TITOLO: Luna nera
AUTRICE: Laurell K. Hamilton
TRADUTTORE: Alessandro Zabini
EDITORE: Tea Due
GENERE: Horror, Mystery, Dark Fantasy, Urban Fantasy
TRAMA: La relazione con Richard è la piacevole novità che attraversa la vita di Anita Blake, anche se conciliare il lavoro di risvegliante, la paura di legarsi a una persona e il fatto che quella persona è un licantropo non è poi così semplice. D'altra parte, la Sterminatrice di vampiri è abituata alle situazioni estreme e, per lei, le insidie sono sempre in agguato. In un bosco poco fuori St. Louis, infatti, viene scoperto il cadavere di un uomo mutilato. Convinta che sia colpa di un orso, la polizia vorrebbe archiviare il caso, ma per Anita è evidente che l'assassino è un lupo mannaro e che quella morte è collegata alla serie di sparizioni che sta sconvolgendo la comunità di licantropi. Non a caso, quella stessa notte, Anita viene convocata dal capobranco, Marcus ­ che è anche l'avversario più determinato di Richard ­, il quale le ordina di scoprire il responsabile dei rapimenti. Anita, suo malgrado, viene così coinvolta in un'indagine pericolosa, fitta di personaggi inquietanti e con troppi segreti da nascondere.

RECENSIONE:
Tutto sembra prendere una nuova piega nella vita di Anita Blake, potente Risvegliante e temuta sterminatrice di vampiri.

La sua relazione con Richard comincia a farsi sempre più seria, tanto che l'idea di un eventuale fidanzamento non è completamente da escludere. 
Il solo pensiero, però, le mette i brividi, e a confronto sarebbe meno spaventoso fronteggiare una mandria di vampiri inferociti. 
L'ordinarietà e la stabilità di un rapporto come questo stravolgerebbe radicalmente la sua vita, fatta di pericoli e oscure disavventure. 

Eppure la normalità non è propriamente il punto forte di questa coppia
Cosa potrebbe nascere tra una donna che resuscita morti e un lupo mannaro? 
Sì, gente. Richard è proprio un lupo mannaro, e neppure uno qualunque! 

L'ipotetico fidanzato di Anita, infatti, potrebbe diventare presto il nuovo maschio alfa, un ruolo ancora conteso e mantenuto dall'attuale capo branco, Marcus. 

Oltre il dissidio tra i più forti e potenti lupi mannari, nell'universo dei licantropi qualcosa di molto inquietante sta avendo luogo... E, come sempre, Anita si trova coinvolta in questa macabra e intricata vicenda. 

Otto licantropi sono scomparsi nel nulla,  spariti senza lasciar traccia, e questa situazione non fa altro che alimentare il sospetto che qualcuno abbia aperto una caccia per il loro sterminio. 

Contemporaneamente, un cadavere squartato viene rinvenuto dalla polizia
Anita, che in veste di consulente della  Regional Preternatural Investigation Team (squadra speciale per crimini soprannaturali) collabora alle indagini, è sicura che non si tratti dell'opera di un semplice animale selvaggio, bensì di un qualcosa di più feroce e mostruoso. 

Per completare in bellezza, ad aggiungersi agli infiniti problemi di Anita è la presenza del potente, sensuale e affascinante Master della città, il vampiro Jean-Claude
Perennemente convinto che la sua petit non resisterà a lungo all'attrazione fatale che prova per lui. 

« [...] Lo ami?» 
«In una regione recondita, tenebrosa e perversa del mio cuore, sì» 
- Laurell K. Hamilton, Luna nera, 262

Luna nera (Lunatic Cafe, 1996) è il quarto volume della saga Le storie di Anita Blake, cacciatrice di vampiri, e anche questa volta ci ritroviamo catapultati in una nuova e allucinante disavventura. 

Differentemente dai romanzi precedenti (Nodo di sangue e Resti mortali), nei quali l'attenzione è rivolta prettamente al mondo oscuro dei vampiri, degli zombie e dei necrofagi, in questo capitolo si fa luce sulla complessa società dei licantropi.
Bisogna sottolineare che il termine licantropo non include esclusivamente i lupi mannari, bensì assume un significato più ampio, divenendo una categoria più eterogenea che ingloba diverse tipologie di mutaforma (ratti mannari, leopardi mannari, ecc...). 

Durante la narrazione scopriamo molti intrugli di questo fosco universo, non meno selvaggio e malvagio di quello dei vampiri che popolano la città di St. Louis. 
Ci viene presentata una comunità estremamente gerarchica, nella quale chi occupa i piani alti possiede il diritto di imporre il proprio potere e dominio sui più deboli, anche nei modi peggiori e impensabili. 

Una maledizione è come un estremo atto di volontà. Raccogli tutto il tuo potere, la tua magia o quello che è, e lo concentri su una sola persona; poi, imponendole la tua volontà, la convinci di essere maledetta. Lo fai sempre di persona in modo che l'altro sappia che la maledizione è stata effettivamente lanciata.
- Laurell K. Hamilton, Luna Nera, 73

Una considerazione che mi viene da fare in merito a questo volume è il fatto che l'azione si concentri maggiormente nelle ultime pagine, lasciando particolare spazio alla vita privata di Anita. 

Per la prima volta conosciamo una Anita combattuta a causa dei propri sentimenti... i suoi veri punti deboli. 

Si può amare un mostro e convivere con la sua parte più bestiale e primordiale? 
Troppi dubbi e timori si frappongono tra lei e Richard, il quale possiede l'amara consapevolezza della pericolosità della sua natura animalesca, e sa fin troppo bene come reagirebbe senza controllo a certi impulsi.
Aggiungerei che la presenza del diafano vampiro dagli occhi profondamente blu non aiuta molto Anita nel districarsi nella sua confusione, anzi. 

Sono molto curiosa di scoprire come andrà a finire questa tormentata vicenda amorosa, anche se spero di ritrovare nel prossimo volume un po' più di movimento e azione.

Lo stile della Hamilton anche in questo caso è sempre ben riconoscibile: lineare, scorrevole, diretto e coinvolgente. 
La narrazione segue un ritmo che tende ad accelerare verso gli ultimi capitoli, creando una sorta di tensione nel lettore che non lo abbondona fino alla fine.
Le descrizioni dell'ambientazione e dei personaggi mantengono quel loro tipico carattere macabro e grottesco, ed evocano un'atmosfera molto dark e urbana. 

Concludo dicendo che, nonostante l'inizio un po' lento e ripetitivo, Luna nera riesce ad essere intrigante e coinvolgente, con un finale esplosivo alla Hamilton maniera. 

Vedremo cosa mi riserverà questa lunga saga per il futuro.

Caro FANTASMAGORICO LETTORE, 
se sei giunto fin qui sei il mio eroe del cuore e ti ringrazio!
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martedì 8 settembre 2020

LE STORIE DI ANITA BLAKE, CACCIATRICE DI VAMPIRI: Resti mortali

Molta gente ha soltanto una vaga paura del buio, teme quello che ci si può nascondere. Io, che resuscito morti e che distruggo una dozzina di vampiri, so esattamente cosa si nasconde nella tenebra e ne ho il terrore. Si presume che la gente abbia paura dell'ignoto, ma l'ignoranza è una benedizione, mentre la consapevolezza è qualcosa di maledettamente spaventoso.


TITOLO: Resti mortali
SERIE: Le storie di Anita Blake, cacciatrice di vampiri
AUTRICE: Laurell K. Hamilton
EDITORE: TEA DUE
GENERE: Horror, Mystery, Dark Fantasy
TRAMA: Resuscitare i morti per Anita Blake, la cacciatrice di vampiri più famosa d'America, è diventata un'operazione di routine. E' il suo mestiere. Ed è anche molto comodo quando si vuole far luce in un caso di eredità contesa o di assassinio. Però se il defunto in questione è tale da trecento anni, la faccenda si complica, poiché occorre un sacrificio umano, e Anita non è disposta a uccidere nessuno, neppure per un milione dollari. Tanto infatti le è stato offerto e tanto lei ha rifiutato. Faccenda chiusa? Tutt'altro. Come consulente della squadra investigativa per i delitti soprannaturali, Anita è stata convocata per dare una mano nelle indagini su una serie di efferati omicidi. La polizia brancola nel buio e anche Anita è perplessa: nessuna delle creature che lei ben conosce – vampiri, licantropi, necrofagi – può aver commesso dei delitti tanto spaventosi. Ma poi un'idea si fa strada nella sua mente: e se qualcun altro avesse resuscitato uno zombie pluricentenario e lo avesse trasformato in un killer disumano?

RECENSIONE:
In seguito alla prima macabra disavventura narrata in Nodo di Sangue, Anita Blake, potente risvegliante e temuta cacciatrice di vampiri, ritorna più carica che mai per raccontarci, in prima persona, le sue nuove e raccapriccianti peripezie nel tenebroso universo soprannaturale di St. Louis.

Essere risveglianti ed essere in grado di esercitare tale professione, riconosciuta e autorizzata da ormai cinque anni, significa possedere una profonda e ampia conoscenza di tutti gli stadi e occorrenti indispensabili per attuare il rituale di resurrezione.
La differenza, però, tra un mediocre e un ottimo risvegliante è data dall'innata affinità con il mondo dei morti... e Anita possiede inevitabilmente questa macabra attitudine.
Non a caso, nel suo ambiente lavorativo è la migliore e in molti si rivolgono a lei per le resurrezioni più ardue e pericolose.

Un giorno viene convocata in casa di un nuovo misterioso cliente, che le fa una proposta particolarmente inquietante.
Il signor Harold Gaynord, un invalido sulla sedia a rotelle dal conto in banca stratosferico, è deciso a offrirle un laudo compenso da un milione di dollari in cambio del ritorno alla vita di un suo antenato.
C'è, però, un piccolo problema che non può essere assolutamente ignorato...
Il morto in questione ha più di trecento anni, e ciò significherebbe effettuare un sacrificio umano per realizzare e portare a termine un rituale di tale calibro.
In questo modo, Anita non solo si troverebbe a remare contro la legge, ma, soprattutto, contro i propri e incorruttibili principi morali. Così, decisa a non sottostare al volere di quest'uomo senza scrupoli e dall'aura malevola, non si lascia intimorire dai suoi imponenti scagnozzi e, con molta nonchalance (tipica della nostra protagonista), saluta tutti alla buona e va via.
Qualcosa in quell'addio, però, le lascia presagire che è solo questione di tempo prima che si ripresenti nuovamente questa offerta... rimasta, per così dire, in sospeso.

Subito dopo questo spiacevole incontro, Anita riceve un'allarmante chiamata da Rudolph "Dolph" Storr, capo dell'unità investigativa la Regional Preternatural Investigation Team, per gli amici semplicemente Spook Squad, con la quale collabora da qualche anno come consulente.
Il compito principale della Spook Squad è quello di occuparsi prettamente di crimini soprannaturali, e, dal sopralluogo della scena del crimine, è impossibile dubitare che non si tratti di una qualche pericolosa creatura della notte.

Uno spettacolo raccapricciante e grottesco si apre sotto gli occhi increduli di di Anita: ci troviamo nella casa della famiglia Reynolds, e brandelli di carne umana, simili a pezzi da macello, sono sparsi per tutta l'abitazione e chiazze di sangue fresco impregnano intere pareti.
Dal modus operandi così violento e distruttivo del killer, Anita esclude a priori il coinvolgimento di vampiri e lupi mannari, ipotizzando, invece, che vi sia lo zampino di uno zombie molto forte. 
Seppure improbabile che un morto vivente usi una tale estrema violenza contro qualcuno, può verificarsi che un risvegliante molto potente possa ordinargli di ubbidire ai suoi ordini, morali o non morali che siano.

L'unica persona che possiede le potenzialità per dar vita ad una macchina della morte del genere è la più temuta sacerdotessa vudù di St. Louis: Dominga Salvador.

Dallo sguardo minaccioso e beffardo, la sacerdotessa accoglie restia Anita in casa sua per essere interrogata in merito alle sue ultime resurrezioni, affermando di non aver mai compiuto un rito simile... negli ultimi mesi.
In quella casa orribili sacrifici sono stati compiuti in passato, e stanze buie chiuse a chiave nascondono qualcosa, o qualcuno, di sbagliato... contro natura.
Anita riesce a percepire la presenza del male, e uno strano stato di sconforto e malessere comincia a pervaderla da capo a piedi.
Perché continua a rimanere soggiogata da quel potere così immenso e oscuro che, in un certo senso, in parte le appartiene?
E' sicura che la sacerdotessa celi un terribile segreto in grado di condurla alla verità sul caso Reynolds, eppure la donna non si rivela essere così collaborativa, e Anita, impulsiva e diretta qual è, la minaccia senza peli sulla lingua.
Per questo si lascia in pessimi rapporti con Dominga, così da aggiungere alla già lunga lista un altro nemico che intende farle del male e dominarla.

Contemporaneamente, Peter Burke, suo collega Risvegliante, è stato assassinato in una situazione non totalmente chiara.
Il colpevole è ancora in libertà, eppure la coincidenza di questa morte con tutti gli eventi che rincorrono Anita le lascia presagire che non sia proprio un caso fortuito.
Assieme a John Burke, fratello del defunto nonché il più grande cacciatore di vampiri, risvegliante e sacerdote vudù di New Orleans, cercano di racimolare possibili indizi, rivolgendosi persino a un chiaroveggente, che possono far luce su questa vicenda ingarbugliata.

Come se non bastasse, ad aggiungersi a tutti problemi e casini di Anita è il bellissimo e affascinantissimo Master della città, il vampiro Jean-Claude, che la reclama come sua schiava mortale... 
Ma, insomma, questi succhiasangue non smettono mai di starti addosso!


Resti mortali è il secondo volume della saga Le storie di Anita Blake, cacciatrice di vampiri, e, proprio come il primo, l'atmosfera macabra e gotica fa da padrone, avvolgendo e catapultando il lettore negli oscuri meandri della città di St. Louis.
Pagina dopo pagina, la narrazione, scorrevole e incalzante, tende a infittirsi sempre di più, creando una matassa quasi indistricabile e impenetrabile.
Ogni singola azione si sussegue ad un ritmo sempre più lesto e ansiogeno, culminando alla fine dove, dopo non aver respirato per capitoli interi, si può tirare un quasi sospiro di sollievo.

Lo stile della Hamilton è ben riconoscibile, riconfermandosi fresco ed elegante con quel tocco retrò che rimanda silenziosamente al passato e ai classici della letteratura fantastica e dell'orrore.

I personaggi, anche qui, sono ben caratterizzati: i cattivi della situazione sono davvero degli “stronzi” psicopatici senza scrupoli, ed è impossibile non odiarli per le loro azioni crudeli e riprovevoli.
In questo capitolo il personaggio di Anita, che già abbiamo conosciuto per la sua determinazione, franchezza, lealtà e forza d'animo, viene approfondito, svelando alcune parti del suo misterioso passato familiare e del suo particolare rapporto con sua nonna Flores.
Schietta, diretta e apparentemente impulsiva (dico apparentemente, poiché ogni suo gesto e piano è studiato fino all'ultimo dettaglio), rimane quasi impossibile non sorridere alle sue battute puntualmente inopportune e pungenti, che la mettono sempre nei guai.
L'odio che prova verso i vampiri è onniscente, eppure il suo rapporto con Jean-Claude lascia sempre della certa perplessità.
Le motivazioni per evitare questo affascinate e fighissimo vampiro sono infinite ed evidenti, tuttavia, tra i due si percepisce palesemente una sorta di attrazione reciproca... un'attrazione che va oltre il legame forzato che Jean-Claude ha instaurato con la nostra risvegliante in seguito all'aver ricevuto i primi due marchi per diventare la sua schiava umana.

Spero vivamente di fiutare nel prossimo volume, Il circo dei dannati, una qualche evoluzione in questa ambigua e insolita relazione.

Vorrei, inoltre, sottolineare una delle differenze più evidenti con il romanzo precedente: in Resti mortali i vampiri non occupano una posizione di rilevo, e non si affermano come i personaggi principali della storia, ma fanno semplicemente da sfondo alla vicenda e dando maggiore spazio alle figure degli zombie; infatti, assistiamo allo sviluppo di elementi che richiamano il vudù e la negromanzia.
Ammetto che, da grande appassionata dell'argomento, non ho potuto non apprezzare il modo in cui la Hamilton è riuscita a inserirlo nel romanzo, ricordandomi vagamente Merrick la strega di Anne Rice.

Continuerei a disquisire all'infinito, ma concludo dicendo che anche questa volta sono rimasta piacevolmente sorpresa per gli sviluppi della trama e dei personaggi, e non vedo l'ora di continuare questa saga davvero darkettosa e accattivante.

Caro FANTASMAGORICO LETTORE, 
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mercoledì 5 agosto 2020

LE STORIE DI ANITA BLAKE, CACCIATRICE DI VAMPIRI: Nodo di sangue

Resuscitavo i morti e dispensavo l'eterno riposo ai non-morti: era quello che facevo, era quello che ero. Se mai avessi cominciato a indagare sulle mie motivazioni, avrei smesso di annientare i vampiri. 
Era semplice.
@thecovenofphantasmagoricalbook

TITOLO: Nodo di sangue
SERIE: Le storie di Anita Blake, cacciatrice di vampiri
AUTRICE: Laurell K. Hamilton
EDITORE: TEA DUE
GENERE: Horror, Mystery, Dark Fantasy
TRAMA: Anita Blake. Occhi e capelli neri, carnagione chiare, fisico atletico. il suo lavoro è quello di Risvegliante presso la Animators Inc. di St. Louis: dietro compenso - e per un breve periodo - resuscita i morti (cosa molto utile, ad esempio nei processi per omicidio...). Ma Anita ha anche un secondo "impiego": è una cacciatrice di vampiri autorizzata. Da qualche tempo, infatti, i vampiri sono stati legalmente riconosciuti: possono vivere, lavorare e avere contatti con gli umani, però, se qualcuno sgarra, ci pensa lei a sistemarlo con la sua Browning, caricata a proiettili placcati in argento. Non per nulla i vampiri la chiamano la Sterminatrice... Eppure è proprio un vampiro quello che, in una calda mattina di luglio, si presenta nel suo ufficio e le fa una strana proposta: occuparsi di un serial killer che sta terrorizzando la città e si accanisce esclusivamente sui vampiri. Anita non ci pensa nemmeno, però, quella sera stessa, incontra Jean-Claude, un potentissimo e affascinante vampiro che, senza mezzi termini, la ricatta: o lei accetta l'incarico oppure la sua amica Catherine morirà. La caccia è aperta: Anita dovrà penetrare in un universo oscuro, popolato da esseri sfuggenti e mutevoli, sfoderando tutto il suo coraggio (oltre che il suo crocifisso) per sopravvivere. chi, o che cosa, l'aspetta in fondo alla notte più nera e rovente?


RECENSIONE:
Alla fine non ho resistito alla succulenta tentazione di iniziare una nuova saga dedicata alle mie creature della notte predilette: i vampiri.
Reduce dalle splendide Cronache dei Vampiri di Anne Rice, non nego di aver temuto per molto tempo l'evenienza di incappare in romanzi trash e scontati sul tema; eppure ho voluto seguire il mio istinto e tentare la sorte con Le storie di Anita Blake, cacciatrice di vampiri.

Nodo di sangue è il primo volume della saga, e come punto di partenza, devo ammetterlo, davvero niente male.

La protagonista, nonché narratrice della storia, Anita Blake, è un'inarrestabile e caparbia ragazza di ventiquattro anni che da qualche tempo collabora con la squadra investigativa di St. Louis. 
La peculiarità, però, di questo personaggio è strettamente legato al suo inconsueto e duplice lavoro "notturno": Anita esercita la professione di risvegliante e di cacciatrice di vampiri.
Se un'attività è strettamente legata alla resurrezione di morti, l'altra, invece, è incentrata sullo sterminio di non-morti, ovvero di vampiri.
La morte, in entrambi i casi, sembra proprio seguirla ovunque... ma Anita non le da peso, considerandola ormai una sua fedele conoscenza.

Il mondo nel quale Anita vive riconosce apertamente l'esistenza di creature fuori dall'ordinario.
Vampiri, licantropi, zombie, necrofagi... si relazionano costantemente con gli esseri umani, e questo fatto va a sottolineare l'urgente bisogno dello Stato di istituire delle norme da rispettare e che, al contempo, tutelino i loro diritti. 
Nonostante ciò, l'oscurità e il mistero che avvolgono tali esseri sembra non volerli mai abbandonare, nascondendo alla luce macabre e inquietanti questioni.
Per questo motivo il compito di Anita, mantenere una pacifica convivenza tra umani e creature soprannaturali,  è di vitale importanza. Tutti i vampiri che trasgrediscono alle leggi vanno inevitabilmente incontro alla loro distruzione.

Anita, però, sembra essere spinta, nel perseguire i suoi doveri, da altre occulte e personali ragioni.

Sennonché, un evento bizzarro altera la sua solita e insolita routine: le viene proposto da un vampiro, mandato da lei dai suoi superiori, di indagare su chi, o che cosa, si nasconde dietro una serie di terribili massacri di non-morti.

Anita rifiuta categoricamente l'incarico, ma... un intricato piano crudele è pronto a scattare per farla collaborare senza nessuna esitazione.
Tutte le persone a lei care saranno in grave pericolo se solo prova a non ubbidire agli ordini della Master più antica e sadica della città: Nikolaos, una vampira dal tenero e dolce volto da ragazzina.

In questo libro facciamo la conoscenza di alcuni Master che sono sopravvissuti ai massacri,  meno antichi di Nikolaos ma altrettanto molto potenti. 
Primo tra tutti, il più particolare e misterioso, è Jean-Cleaude
Vampiro dal fascino estremamente sensuale e magnetico, enfatizzato dai suoi grandi occhi blu e dalla sua pelle eburnea, in netto contrasto con i morbidi capelli neri, è il proprietario di uno strip-club, il Guilty Pleasures, nel quale lavorano sia vampiri che umani, i così detti junkie.
La relazione che intercorre tra Jean-Cleaude e Anita, inoltre, è davvero intrigante: il lettore, dalla narrazione, percepisce un legame oscuro e profondo che unisce segretamente i due personaggi, benché nessun dettaglio riguardo il loro passato viene mai apertamente rivelato. 
Si rimane costantemente immersi nel mistero, e una inarrestabile curiosità cresce di pari passo allo spasmodico susseguirsi delle pagine.

Contemporaneamente, si verificano una serie di violente profanazioni di cimiteri: alcune bare sono state distrutte e aperte, e i cadaveri che le occupavano giacciono dilaniati e sparsi per tutto il cimitero.
L'ipotesi più evidente è che si tratti di un gruppo di necrofagi; ma ci sono troppe incongruenze e fatti inspiegabili che rendono questa supposizione poco plausibile.

Sembrerebbe che questi episodi siano legati all'emergere di un'inquietante setta, la Chiesa della Vita Eterna, che, già da qualche anno, diffonde instancabilmente le proprie ideologie e il proprio credo tra gli esseri umani, incitandoli ad abbandonare le loro umili vesti mortali per trasformarsi in eterni vampiri, gli eternali.
Nonostante le idee pacifiste di questo gruppo di fedeli, Anita percepisce qualcosa di pericoloso e allarmante, che la spinge a scavare più a fondo in questioni sconcertanti.

Anita è certa dell'esistenza di una connessione, un filo conduttore, che lega impercettibilmente tutti questi fatti inspiegabili.
Bisogna solo scovare il ragno che ha dato vita a una tale intricata e fitta ragnatela. 

La nostra risvegliante sa di trovarsi sola in un enorme e ingarbugliato labirinto. 
L'unica persona su cui può fare realmente affidamento è se stessa e nessun altro. 
Non può rischiare di mettere in pericolo le persone a cui vuole bene, e neppure di fidarsi ciecamente di chi le sta attorno. Chiunque può essere il terribile killer che sta mettendo a soqquadro la città.
Non ci sono più certezze su cui può contare, ma, allo stesso tempo, è consapevole di avere le capacità per vincere questa battaglia, una battaglia anche interiore... e non sarà certo l'oscurità a fermare Anita Blake.


Nodo di sangue è un romanzo coinvolgente, macabro, piacevole... capace di lasciare il lettore sempre con il fiato sospeso.
L'intera vicenda è davvero ben costruita e studiata fin nei dettagli; ogni piccolo tassello, apparentemente insignificante, alla fine combacia alla perfezione con il resto del puzzle. 

La narrazione risulta lineare, scorrevole e incalzante; infatti, non sono presenti mai momenti di stallo, e il tutto si sussegue ad un ritmo galoppante.
Fin dalle primissime pagine si viene introdotti nel cuore della storia, così si ha la precisa impressione di partecipare in prima persona agli eventi, senza esserne mai estranei. 

Le descrizioni, dei luoghi e dei personaggi, sono ben calibrate. 
Ho particolarmente apprezzato il modo in cui la Hamilton è riuscita a dar vita a un'atmosfera raffinatamente macabra e gotica, che si realizza proprio a partire dal suo stile elegante e moderno. Inoltre, la capacità dell'autrice di tratteggiare l'ambiente che fa da sfondo all'intera vicenda (i cimiteri, le chiese, lo strip-club...) è straordinaria, e si percepisce vividamente una sensazione di cupezza e sensualità, alle quali va ad aggiungere quel sapore antico e romantico che, inevitabilmente, ci trasporta in un universo assolutamente dark che rimanda ai capisaldi della letteratura del terrore

I personaggi sono tutti ben caratterizzati e si delineano senza difficoltà nella nostra immaginazione.
I vampiri si discostano dai malinconici ed eruditi Figli dei Millenni di Anne Rice. In Nodo di sangue ritornano i tradizionali requisiti dei non-morti (esseri della notte assetati di sangue, tendenzialmente cattivi ed estremamente belli) assieme ai vecchi metodi per distruggerli (la luce del sole, il paletto nel cuore, l'acqua santa, l'argento..). 
 
Anita Blake è un personaggio a dir poco singolare. Testarda, ironica, brusca, sincera e leale, è una delle poche protagoniste donna (insieme a Lisbeth Salander della trilogia Millennium di Stieg Larsonn) che veramente ho trovato molto interessante e piacevole. 
Una ragazza indipendente che non ha bisogno di essere soccorsa da nessun uomo, e che sa farsi rispettare in un mondo di lupi feroci, non solo nel senso stretto del termine.

Jean-Cleaude mi ha ricordato a tratti il caro Lestat delle Cronache dei Vampiri. Molto probabilmente per i suoi modi di fare un po' istrionici ed eleganti, così come le sporadiche uscite in francese e la predilezione per abiti sofisticati. 
Nonostante questo, non ho potuto non apprezzare questo vampiro peculiare e stuzzicante. 

Ci sarebbero ancora tanti altri personaggi di cui vorrei parlarvi in questa recensione, ma eviterò per non fare assolutamente nessuno spoiler.

In conclusione, mi sento di consigliare questo romanzo a tutti i lettori appassionati di vampiri, di urban/dark fantasy e di letteratura horror, o a chi è alla di un libro ricco di azione e e colpi di scena inaspettati.

Caro FANTASMAGORICO LETTORE, 
se sei giunto fin qui sei il mio eroe del cuore e ti ringrazio!
Inoltre, se il libro recensito ti ha incuriosito e provi una perturbante e insana voglia di leggerlo, puoi agevolmente cliccare QUI.
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MOONACRE. I SEGRETI DELL'ULTIMA LUNA | Il cavallino Bianco di Elisabeth Goudge

Per te nessun passato, cavallino, né rimpianto, né futuro da temere nella foresta d'argento... Sotto la luna, solo il presente ti aspett...