martedì 22 dicembre 2020

BLACK FRIARS L'Ordine della Penna di Virginia de Winter

Nell'ombra qualcuno stava preparando un altare, le candele erano bianche e nere, le statue erano vestite di scuro, una Madonna dal volto invaso di lacrime dava le sue sembianze a una divinità dell'oltretomba con le sue mani scure di terra e il volto rigato di lacrime di sangue. 
- Virginia de Winter, BLACK FRIARS L'Ordine della Penna, 445


TITOLO: BLACK FRIARS, L'Ordine della Penna Vol.3
AUTRICE: Virginia de Winter
EDITORE: Fazi Editore
COLLANA: Lain
GENERE: Dark Fantasy, Gotico
TRAMA: Altieres, una delle antiche dinastie regnanti del Vecchio Continente, si è estinta dopo la violenta morte di tutti i suoi discendenti, e a portare il nome della casata sono rimasti solo i vampiri Blackmore, creature immortali a cui regnare non è permesso. Ma qualcosa ora è cambiato: Sophia, unica erede ancora in vita, creduta morta da anni, è stata ritrovata e le già fragili dinamiche del regno sono vicine a spezzarsi una volta per tutte. Gli oscuri segreti di Altieres stanno tornando a celare ombre sulla Vecchia Capitale, fulcro del potere politico e religioso, e spettri senza volto si aggirano per le strade terrorizzando cittadini e studenti. Intanto Sophia sta imparando a conoscere la sua nuova vita. Essere una Blackmore infatti non significa solo indossare meravigliosi vestiti ed essere un giorno incoronata regina, come innocentemente credeva, ma evitare matrimoni politici e sfuggire a continui attentati alla sua vita, anche da parte degli stessi parenti. Eloise Weiss deve affrontare invece forze che nemmeno i suoi poteri possono governare. I morti non riposano più in pace nella Vecchia Capitale, disturbati nel loro eterno sonno da forze oscure e implacabili, forse collegate al ritorno dell'erede di Altieres e alle sconvolgenti verità che i vampiri Blackmore nascondono da secoli e sono ora sfuggite al loro controllo. Eloise, grazie al suo potere di dominare le forze oscure, sarà forse la chiave per riportare l'ordine là dove ormai esiste solo il caos.

RECENSIONE:
Per lunghi anni Sophia ha vissuto con la consapevolezza di non essere altro che una semplice orfana, una tra le tante ragazze anonime cresciute assieme ai monaci della Nazione di  Aldenor.
Questo finché un vampiro dagli occhi ametista, Ashton Blackmore, non le ha rivelato di essere l'unica superstite mortale della stirpe Blackmore, nonché l'ultima erede della Reggenza di Altieres.

Sophia si ritrova così a far parte di una delle più antiche famiglie del Vecchio Continente, una famiglia dal passato tanto oscuro quanto controverso.

Fin dai tempi più remoti, i Blackmore sono stati i custodi della Tregua tra gli umani e le creature demoniache relegate nel Presidio (isola delimitata al centro della Vecchia Capitale); non a caso, tutti i suoi discendenti godono di poteri soprannaturali, sia coloro che appartengono alla linea umana che a quella di sangue, i redivivi Blackmore.
Questa pace, però, andò incontro a una irrimediabile rovina: le creature del Presidio riuscirono misteriosamente a sconfinare oltre il loro limiti, dando origine a sanguinosi e violenti scontri (ricordati nella storia come i giorni della Rivolta), e l'intera dinastia umana Blackmore fu sterminata atrocemente.
Nessuno di loro riuscì a salvarsi, e l'ultimo erede umano, Haydan Blackmore, venne trasformato in vampiro da suo cugino Adrian quando era ormai in fin di vita, perdendo del tutto la memoria e con essa ogni possibilità di conoscere la verità.

Per quasi sedici anni, nessuno ha mai sospettato che una bambina, nata in un momento così tragico, potesse essere stata messa al sicuro e nascosta segretamente in un orfanotrofio. 
Quella bambina era l'ultima dei Blackmore. 

Ora Sophia è la sola a possedere le capacità per ristabilire quell'equilibrio perduto, assicurando una nuova e solida Tregua; ma, naturalmente, è ancora una ragazzina inconsapevole della grandezza del suo potere, e dovrà imparare a conoscere se stessa, le sue origini e la sua Nazione.

Ogni aspetto della sua vita è andato incontro a radicali cambiamenti, a cominciare dal suo trasferimento nel collegio di Altieres, la sua nuova casa.
In questo luogo sconosciuto non tutti sono bendisposti nel riconoscerle il ruolo di regnante, considerandola una straniera del nord senza alcun riguardo per le tradizioni religiose che animano questa Nazione meridionale.

La presenza di Sophia, inoltre, desta una profonda e intensa ostilità nell'animo di Gabriel Stuart Sinclair, colui che, per lungo tempo, era stato designato successore al trono di Altieres, avendo la parentela più prossima ai Blackmore.
Già in passato, prima che Sophia fosse riconosciuta come legittima erede, tra i due esisteva un forte e violento antagonismo, un'avversione che continua a persistere e ad amplificarsi di giorno in giorno. 
Sophia è determinata a far scontare al suo rivale tutta la sofferenza che le sta causando... 
Ma qual è il modo migliore per vendicarsi di chi la odia dal più profondo del suo essere?
Chiedere l'aiuto di Santa Elienne sembrerebbe essere un buon inizio per la punizione esemplare, se solo qualcosa di insidioso e indomabile non fosse sfuggito al suo controllo. 
Ciò che abbiamo fatto, forse, non è ancora irreparabile.
- Virginia de Winter, BLACK FRIARS L'Ordine della Penna, 11

Nel frattempo è giunto il mese di novembre, un mese dedicato al culto dei morti, e gli abitanti di Altieres si preparano per la colorata e allegra Festa delle Anime per rendere onore ai loro defunti.
Qualcosa di inconsueto, però, inizia a sconcertare tutte le terre del Vecchio Continente: orde di fantasmi irrequieti affollano le strade delle città e dei cimiteri.
Eloise Weiss, studentessa della Societas di Medicina nonché indiscussa protagonista del primo volume della saga BLACK FRIARS, è certa che non vi sia lo zampino diretto delle creature del Presidio, bensì di qualcuno che sta provando a richiamare dal mondo dei morti un'entità molto potente.

A questa macabra situazione si affiancano altre cupe e bizzarre coincidenze, che, in un modo o nell'altro, riconducono ai misteriosi eventi della Rivolta. 
La vicenda si infittisce ulteriormente di segreti sempre più raccapriccianti, legati all'enigmatica amicizia di tre potenti Evocatores (coloro che, come Eloise, riuscivano a dominare le creature del Presidio) e dei loro affari con Belladore, una controversa vampira dalle origini arcaiche e oscure.

Mito e leggenda si intersecano alla storia più remota del Vecchio Continente, quando la convivenza tra divinità, demoni e uomini non era ancora stata separata da nessun confine, un confine che è diventato necessario per emarginare il male e la possibilità di scontri violenti.
Ma allora perché qualcuno si sta cimentando nel distruggerlo? Chi è desideroso di aprire il sipario a una terribile guerra?
C'erano cose che dovevano restare confinate nel perimetro dei cimiteri. La vita segreta dei morti era qualcosa che non avrebbe mai riguardare i vivi.
- Virginia de Winter, BLACK FRIARS L'Ordine della Penna, 476

L'Ordine della Penna (2012) di Virginia de Winter, terzo volume della saga BLACK FRIARS, riprende la narrazione a partire dagli ultimi avvenimenti de L'Ordine della Spada (interrotta dall'interludio del secondo libro, L'Ordine della Chiave).

In questo capitolo abbiamo il piacere di fare la conoscenza di nuovi e singolari personaggi, alcuni già precedentemente accennati e altri del tutto inediti, affiancati, comunque, dagli storici protagonisti della saga.
Dalla natura estremamente vibrante ed empatica, anche le new entry non smentiscono la strabiliante abilità di entrare in confidenza con l'animo del lettore.
Questo è un aspetto distintivo dei libri della de Winter, che riesce a dar vita a numerosi individui tutti ben definiti e mai stereotipati
Si percepisce perfettamente la volontà dell'autrice di non fermarsi di fronte alla semplice definizione del personaggio, ma di spingersi dentro il suo universo di luci e ombre, sviscerandolo fino in fondo, così da dar vita a una personalità realistica e concreta.

Assistiamo così alle infinite peripezie di Sophia, impulsiva ed esuberante, che, nonostante tutte le nuove restrizioni e incombenze che spettano a una principessa, non riesce a fare a meno di mettersi nei guai. 
La sua singolare testardaggine non le rende la vita più semplice, soprattutto in un ambiente che chiama casa ma che, al contrario, la identifica come una straniera. 
Come se non bastasse, il gelido e controverso Gabriel Stuart non smette di reclamare ciò che gli appartiene, provocandola i continuo.
Entrambi fermi in una sorta di pregiudizio nei confronti dell'altro, non sanno che è in arrivo un evento inatteso lontano da ogni loro previsione, qualcosa che va oltre la semplice magia di Altieres.
L'evolversi di questo rapporto comporterà, per entrambi, il guardarsi dentro, scoprendo che il più delle volte si preferisce costruire delle bugie piuttosto che avere a che fare con la vulnerabilità dei sentimenti.
 
Per Altieres puoi struggerti di nostalgia anche senza esserci mai stato.
- Virginia de Winter, BLACK FRIARS L'Ordine della Penna, 476

Vorrei spendere alcune parole per la bellezza e il fascino decadente della Nazione di Altieres.
Premettendo che il pezzo forte di questa saga siano le accurate ed eleganti descrizioni delle varie ambientazione, credo che la de Winter abbia dato il meglio di sé nel dipingere questa terra dalle atmosfere arcane e malinconiche, ed è stato impossibile non innamorarmene perdutamente. 
Totalmente differente dalle altre otto Nationes, Altieres appare come un luogo fermo in epoca ormai dimenticata, nel quale l'antico culto degli dèi non è mai stato sradicato completamente, camuffando le proprie divinità nei santi della religione ufficiale. 
In questo posto la concezione della morte si colora di sfumature singolari: le celebrazioni per i defunti perdono quel carattere funereo e cupo che caratterizza il resto del Continente, assumendo una connotazione più festosa e giocosa.
Inoltre, ogni forma di rituale dedicato agli dèi e di evocazioni degli spiriti (che ricordano quelli tipici del Voodoo) sono delle mansioni specifiche delle Madrine e dei Dottori delle Anime, abitanti di Altieres che hanno superato gli oscuri confini degli inferi e sono riuscite a tornare indietro.

Non vorrei sembrare ripetitiva, ma anche questa volta lo stile di scrittura si riconferma raffinato e curato, sempre contraddistinto da quel suo sapore antico. 
L'alternanza di parti dalla poeticità macabra, che evocano atmosfere romantiche e gotiche, ad altre più ricche di azione e colpi di scena rendono la narrazione incalzante, coinvolgente e intricante. 
Senza tralasciare uno spiccato senso dell'umorismo che riesce sempre a far scappare un sorriso.

Concludo dicendo che il mio giudizio su questa saga continua a essere fantasmagoricamente positivo, e vi assicuro che al solo pensiero di leggere l'ultimo volume mi piange il cuore... mi sono troppo affezionata all'universo di BLACK FRIARS.

In ultimo, se siete appassionati di dark fantasy e amanti delle atmosfere gotiche e medievaleggianti, e se vi incuriosiscono le storie labirintiche, misteriose e macabre, nelle quali intrighi, passioni e magia si fondono... allora vi consiglio questa lettura!

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4 commenti:

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