mercoledì 1 gennaio 2020

Altre voci altre stanze

"[…] era casa sua per diritto, disse, perché qualora se ne fosse andato - come aveva fatto una volta - altre voci, altre stanze, voci perdute e fievoli, sarebbero echeggiate nei suoi sogni."


TITOLO: Altre voci altre stanza
AUTORE: Truman Capote
GENERE: Romanzo di formazione, Southern Gothic
EDITORE: Garzanti
TRAMA: Altre voci altre stanze ha per protagonista il tredicenne Joel Harrison Knox, che da New Orleans arriva in campagna, a Skully's Landing, un tempo casa padronale ora decaduta e fatiscente, dove vive suo padre. In questo ambiente isolato e bizzarro, animato da presenze grottesche, quasi anormali, descritto con straordinaria potenza e intensità, popolato da personaggi eccentrici, a cominciare dal cugino Randolph, effeminato e narcisistico, l'adolescente Joel incontrerà i suoi demoni, e potrà misurare la sua solitudine e la sua sete d'amore.

RECENSIONE:
Ogni stanza finisce sempre per assorbire la vita di chi l'occupa: mobili, quadri, fotografie, gingilli di vario genere… ognuno di essi rievocano voci del passato, ricordi che, legandosi fra loro come anelli di metallo, incatenano la vita dei molteplici personaggi rendendoli vittime, consapevoli e inconsapevoli, della loro emarginazione dal mondo.
In questo panorama di atmosfere surreali e grottesche si colloca la curiosa vicenda del tredicenne Joel Knox, protagonista del romanzo, il quale, dopo ben dodici anni, riceve inaspettatamente una lettera con notizie di suo padre, Edward R. Sansom, il quale dichiara la volontà di voler assumere nuovamente i suoi doveri paterni, questo dopo aver appreso della prematura morte della madre di Joel.
Così, dalla festosa città di New Orleans, Joel si mette in viaggio verso la sperduta località di Noom City per raggiungere la residenza di Skully's Landing, situata nelle calde campagne dell'Alabama e indicata nella lettera come la destinazione finale.
Dopo aver ottenuto una serie di passaggi e conosciuto alcuni personaggi stravaganti, giunge nel posto designato: un'enorme maison desolata e fatiscente, aggrovigliata nella natura selvaggia.
Colto da un sospettoso sconforto, Joel non può non rimanere turbato dalla decadenza e dalla trascuratezza dell'intera abitazione; ma non demorde e si auto convince del fatto che, dopo l'imminente incontro con il padre, le sue prime impressioni muteranno per il meglio.
I giorni passano e le aspettative verso il signor Sansom diventano sempre più alte, sebbene di lui non si palesa neppure l'ombra e i pochi abitanti della casa evitano di parlarne.
Al suo posto, però, bizzarri e improbabili personalità fanno la loro inconsueta comparsa: l'esile Miss Amy, nuova moglie del signor Sansom e donna caratterizzata da un'instabilità mentale e dall'umore vacillante; Jesus Fever e sua nipote Zoo, i domestici di colore che si occupano di varie mansioni per la famiglia, contraddistinti da strani atteggiamenti superstiziosi che ancora sopravvivono nelle cultura della popolazione di colore del Sud; e, infine, il cugino omosessuale e di salute cagionevole, Randolph (il mio personaggio preferito!).
Molto simile ad un artista bohémien, egli è tratteggiato da un comportamento eccentrico e molto femminile (divertente è il suo vagare scalzo per casa con indosso solo un chimono), dalla sottile e pungente ironia malinconica e da un modo tutto suo di discorrere curioso e inverosimile, nel quale non esiste un vero confine tra fantasia e realtà. Attraverso queste peculiarità riesce ad ammaliare il giovane Knox, verso il quale prova un profondo e sincero affetto.
Oltre tutto Randolph è un personaggio dalla sensibilità toccante e non ha nessuna paura di esprimere quello che realmente prova, ed è per questo motivo che è molto vicino a comprendere i sentimenti e l'inquietudine di Joel dovuta ai cambiamenti che sta affrontando e alla situazione incomprensibile che aleggia intorno al fantasma di suo padre.
Sebbene tra i vari personaggi vi siano innumerevoli differenze, tutti sono perseguitati e tormentati dalla solitudine: la solitudine che può provare un orfano catapultato in famiglie diverse senza mai adattarsi; la solitudine dovuta alla paralisi fisica e all'incapacità di comunicare con l'esterno; la solitudine frutto di una sensibilità fuori dal normale che la società non riesce a comprendere ed accettare, giudicandola perversa.
Solamente che Joel riesce a superare un ostacolo che, invece, ha braccato tutti gli altri nel loro mondo illusorio e irreale: il passato.
Altre voci altre stanze ci racconta la storia di una rinascita, quella di Joel, che riscopre sé stesso e si riappropria del suo passato familiare che da troppo tempo gli è stato estraneo ed è riuscito a ricominciare dopo aver finalmente affrontato i suoi demoni, dopo aver lasciato alle spalle quello che è stato e non sarà più… giunge il momento di vivere il presente e tutto quello che la vita a da offrirgli.

"[…] lui seppe di dover andar via: senza timore, senza esitazioni, sostò solo al limite del giardino, dove, quasi avesse dimenticato qualcosa, si fermò e guardò indietro al crepuscolo calante, sfiorito, al ragazzo che si era lasciato alle spalle." 

Lo stile inconfondibile e singolare di Capote riesce a rendere ancora più incalzante e surreale l'intera vicenda: i personaggi e i luoghi vengono descritti nei minimi dettagli dando la sensazione di assistere ad una descrizione impressionistica, definendo sia la natura essenziale del luogo stesso sia le emozioni di Joel mentre osserva l'ambiente circostante.
La narrazione ha un ritmo mutevole: incalzante ma, allo stesso tempo, riesce a lasciare sempre un po' di spazio per le riflessioni personali immedesimandosi nelle più variegate situazioni della storia.
Un libro consigliatissimo!




giovedì 12 dicembre 2019

Il grande Gatsby


@thecovenofphantasmagoricalbook
"Così remiamo, barche contro corrente, risospinti senza sosta nel passato"

TITOLO: Il grande Gatsby
AUTORE: F.S. Fitzgerald
GENERE: classico, drammatico, sentimentale
EDITORE: Newton Compton

Scintillante, sfarzosa e sfrenata; eccessiva ed esasperata; ridondante di falsità e ipocrisia.
Questo è il ritratto della società americana del dopoguerra, quando il frastuono dei ruggenti anni Venti continua a riecheggiare nel mondo proclamando gli Stati Uniti grande potenza economica.
Tuttavia questo prospero benessere è solo un'illusione; un sogno irraggiungibile e irrealizzabile che non vedrà mai la luce della sua concretizzazione, rimanendo succube di un passato idealizzato e ormai perduto.

Proprio nel culmine di questa esuberanza e frenesia, ben noto all'autore stesso, Fitzgerald decide di collocare la curiosa vicenda di Nick Carraway: giovane agente di borsa, trasferitosi da poco in una modesta abitazione nella località di West Egg (Long Island), scopre ben presto di avere un vicino di casa davvero singolare.
Fin dal suo arrivo, infatti, Nick rimane rapito dalla maestosità della villa che fiancheggia la sua umile dimora e dalle infinite e scatenate feste che ogni sera prendono vita al suo interno per poi spegnersi alle prime luci dell'alba. In particolar modo Nick è intrigato dalla misteriosa figura del proprietario, nonché soggetto di curiosi e spaventosi pettegolezzi.
Nei giorni successivi Carraway viene invitato nella residenza estiva della cugina Daisy e del marito Tom Buchanam, situata proprio nel East Egg (sfonda opposta a West Egg), e qui scopre da Jordan Baker, amica intima della coppia, il nome dell'oscuro vicino di casa, Jay Gatsby, e parte della sua dubitabile storia.
Della sua vita passata si conosce ben poco, salvo che abbia prestato servizio militare nell'esercito durante la guerra e che, in seguito, abbia trascorso alcuni mesi ad Oxford prima di giungere nel West Egg e costruire la sua prestigiosa villa.
Di come sia diventato l'uomo più ricco del Long Island, però, nessuno sa spiegarlo.
Non passa molto tempo che Nick riceve, finalmente, il tanto atteso invito a partecipare al party del signor Gatsby e, ben lieto, accetta senza pensarci due volte.
La serata prescelta si presenta fin da subito come un'onda delirante di chiassosa gente anonima, che nuota caoticamente in fiumi di alcool al ritmo di una musica frenetica.
Nel caos della festa, quasi casualmente, Nick riesce a conoscere l'enigmatico padrone di casa rimanendo sorpreso dalla sua indole moderata e riservata, in netto contrasto con l'euforia generale dell'ambiente.
In breve tempo tra i due si instaura una particolare amicizia, seppur figlia di menzogne e parziali verità, che porta Gatsby a chiedere un favore a Nick; il suo profondo desiderio è quello di poter rincontrare nuovamente l'unico amore della sua vita: Daisy.
Da questo momento in poi si scateneranno una serie di peripezie che riveleranno la vera natura di ogni personaggio, portando a galla dolorose e tristi verità che segneranno la fine di un sogno.

Il grande Gatsby è un romanzo singolarmente magnifico che, con tutta sincerità, stento a paragonare ad altri libri. Gran parte del merito è legato all'originale stile di Fitzgerald, che si presenta come pungente, frizzante, inquieto e malinconico. Gli stessi personaggi racchiudono nelle loro caratteristiche principali, nel linguaggio e nelle azioni, questi aspetti particolari che li mostra come specchi di una società lacerata dal denaro.
Sebbene tutto quello che ho appena detto rende il romanzo già magnifico e completo, la vera bellezza che lo incorona come un classico intramontabile è il suo essere attuale anche se traslocato nel nostro presente.
La solitudine che perseguita Gatsby, manifestata paradossalmente proprio durante le sue frequentatissime feste, è la stessa che accompagna quotidianamente l'uomo contemporaneo, immerso nella moltitudine di rapporti sociali nei quali conosce tutti e al contempo nessuno.
La patetica recita che ogni personaggio mette in atto per mostrare sempre la parte allegra e spensierata solo per raggirare i veri problemi poiché  sarebbero troppo dolorosi da sopportare e difficili da affrontare, non vi ricorda l'uso dei social che se ne fa oggi? Si tende sempre a mostrarsi nel modo in cui desideriamo apparire nascondendo il marcio dietro uno schermo.
Il ruolo del denaro non ha subito il minimo cambiamento nel tempo: costituiva e costituisce la colonna portante di un potere illusorio raggiunto con l'inganno; ma, non si possono comprare l'amore e gli affetti con il denaro.
La vicenda di Gatsby può così simboleggiare una piccola parabola di vita, un monito per non perderci in una vita passata pensando di poterla riconquistare con la forza del denaro. Quel che è stato è stato, e quel che sta accadendo è importante, altrimenti si rischia di non vivere quel che di bello il mondo ci sta offrendo.


sabato 16 novembre 2019

VAMPIRI I Segreti del Vampirismo

"Troppe testimonianze, nel corso dei secoli e nei luoghi più remoti, rendono difficile pensare che il vampirismo sia una semplice congettura, una chimera, una fantasia o un'allucinazione psicotica"
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TITOLO: VAMPIRI. I Segreti del Vampirismo
AUTORE: Stella Noctis
GENERE: Saggio, Esoterico
EDITORE: Aradia Edizioni
TRAMA: Il vampirismo energetico, come si manifesta e come proteggersi da esso e dagli Esseri Astrali che si cibano dei viventi… 
Questi Esseri in ogni epoca e luogo sono stati chiamati Homines Nocturni, non-morti, nosferatu, revenant, vampiri, e con molti altri nomi… 
Bram Stoker, nella sua celebre opera "Dracula", definì lo stato esistenziale di questi Esseri misteriosi come "la Vivente Morte" … 
Tra gli argomenti: La vita oltre la morte, Larve e Lemuri, il baratro di Ecate, Come nasce uno spettro, Come nasce un vampiro, la magia egizia, Licantropi, Lamie, Ghoul, La sindrome di Renfield, Vampirismo ad opera di esseri viventi, Vampirismo derivante da pratiche occulte, La difesa magica e tanto altro… 

RECENSIONE:
Difficile non pensare alla sensuale e pallida figura dalla bellezza divina e dalla ferocia sanguinaria quando sentiamo pronunciare la parola vampiro.
Ormai questa figura leggendaria è entrata ufficialmente nell'immaginario collettivo assumendo nei secoli molteplici forme e diventando metafora dai mille significati. 
Particolare fortuna e successo ha avuto nella letteratura (horror, gotica, fantasy) e nel cinema, dando origine a personaggi intramontabili come il Conte Dracula, Lestat, Carmilla e via dicendo…
Ma cosa si nasconde dietro il mito e la storia di questo essere immortale che vaga nel buio della notte alla ricerca della preda perfetta?
Il libro VAMPIRI. I Segreti del Vampirismo conduce il lettore all'esplorazione di un universo occulto, nascosto, nel quale il vampiro non è solo frutto di una fervida fantasia o dell'unione di antiche superstizioni accumulate dal tempo, ma esso racchiude in sé verità esoteriche davvero curiose e interessanti. 

Il libro ci introduce in questo misterioso mondo partendo dalle famose indagini sui vampiri condotte dall'abate benedettino Dom Augustin Calmet (Dissertazioni sopra le apparizioni de' spiriti, e sopra i vampiri o i redivivi d'Ungheria, di Moravia e di Silesia) , riportando gli episodi più salienti di spaventose apparizioni, avvenute nel XVIII secolo in tutta Europa, di individui, defunti ormai da anni e il cui corpo non presenta alcun cenno di decomposizione, che fuoriuscivano magicamente dalle loro tombe per nutrirsi spietatamente del sangue dei vivi conducendoli fatalmente ad una morte certa.
L'unico modo per contrastare questi mostri immortali è quello di aprire le loro bare, decapitare il corpo preservato diabolicamente nel tempo e, infine, trafiggere il cuore con un ferro affilato.
Le numerose testimonianze riguardo questo inquietante fenomeno, fanno dubitare del fatto che si tratti semplicemente di sciocche superstizioni di popolazioni dalla mentalità vetusta e furono in molti ad interessarsi seriamente a tali avvenimenti.
Gli esoteristi, appartenenti alle più disparate culture, intraprendono varie vie per risolvere questo strano dilemma di uomini che riescono a tornare in vita dopo la morte: tutte le teorie si basano e sono d'accordo sul fatto che l'uomo sia costituito da quattro elementi fondamentali, ognuno imprescindibile dall'altro: il corpo, il corpo astrale, l'anima e lo spirito.
Quando un qualsiasi individuo va incontro al decesso, il corpo inevitabilmente inizia la fase di decomposizione e lo spirito si dirige verso i piani celesti.
La differenza, però, è data proprio dal corpo astrale e dall'anima che rappresentano ciò che modella l'identità di ogni essere umano, e, se essi restano ancorati al piano fisico dopo il decesso, possono comportare la formazione di uno spettro (successivamente Legionario dell'ombra) o di un vampiro.
Questo accade specialmente quando l'individuo in vita è stato molto legato al mondo materiale e ai vizi malsani ad esso connessi e, di conseguenza, compie un'enorme fatica per separarsi da tutto ciò che costituiva la sua vita mortale.
Tutte queste ossessioni e perversioni, che prendono il nome di  Larve o Lemuri, si aggirano attorno al cadavere del defunto e solo quando l'anima riuscirà a separarsi completamente da loro potrà finalmente intraprendere il viaggio della vita oltre la morte.
A questo punto il libro riporta e si riallaccia al tema della "pesatura delle anime" della tradizione egizia, nella quale l'anima viene condotta direttamente al Tribunale dell'Abisso dove il cuore dell'imputato viene posizionato sulla bilancia insieme alla piuma della verità: solo se il cuore risulterà essere più leggero della piuma, l'anima è veramente pura e priva di Larve.
Tuttavia, non finiscono qui le prove per la povera anima: essa viene trascinata lungo il  fiume Stige fino a giungere nel Baratro di Ecate (la luna infernale), noto anche come il Campo di Persefone,  luogo di permanenza delle anime che sono ancora contaminate dal loro corpo astrale.
Solo grazie ad un grande sforzo dell'anima, essa riuscirà a sconfiggere una volta per tutte le sue debolezze ed essere finalmente libera di risplendere nella luce.
Ma cosa accade se l'anima è troppo debole e viziosa e non riesce a superare il cono d'ombra del Baratro di Ecate?
Si genera uno spettro (ben diverso dal fantasma) il quale si fortifica grazie all'energia dei viventi che lo invocano e non solo.
Accade inoltre che, dopo il decesso fisico, il corpo e l'anima rimangano ancora collegati tra loro originando un grande appetito per il fluido rosso che circola nelle nostre vene che inchioda indissolubilmente l'anima alla terra.
In questo modo nasce il famoso vampiro.
Approfondendo la magia egizia, il mito di Persefone (prima vampira ellenica che sarà per sempre sospesa tra il regno dei vivi e il regno dei morti) fino a giungere alla moderna psichiatria (La sindrome di Renfield), il Vampiro, che sia ad opera di esseri umani, di luoghi infestati o derivante da pratiche occulte, ha sempre l'obiettivo di colpire e rubare energia a chi ne possiede molta conducendolo ad uno stato di sofferenza e malessere e l'autrice ci propone anche i numerosi metodi per rendersi immuni ad attacchi del genere, come il 'Tridente di Paracelso'.

Non tutti gli esseri fantastici nascono da una mente fortemente immaginativa, ma, il più delle volte, sono volti ad offrire un modo per fronteggiare ogni giorno esseri malefici che incontriamo sul nostro cammino, sempre pronti a nutrirsi della nostra energia vitale facendoci sentire piccoli e indifesi e il vampirismo energetico ne è la testimonianza.
In conclusione di tutto mi sento di consigliare questo testo che è riuscito ad andare oltre la sentita e risentita leggenda del Vampiro e, attraverso uno stile di scrittura chiaro e lineare, ci ha accompagnato in un viaggio incredibile alla scoperta di rivelazioni esoteriche intriganti e stimolanti pronte ad aprire molte porte di questo mondo occulto che io personalmente trovo affascinante da sempre.






venerdì 1 novembre 2019

JACK O'LANTERN. La vera storia dei digrignanti lumi di Halloween

"La leggenda cos'è se non una storia vera che ha avuto la sorte di divenire eterna e superare i suoi stessi significati e astanti"
@thecovenofphantasmagoricalbook

TITOLO: JACK O'LANTERN. La vera storia dei digrignanti lumi di Halloween
AUTORE: Francesca Lucidi
EDITORE: Amazon Fulfillment
GENERE: Horror, gotico
TRAMA: La leggenda di Jack O'Lantern, raccontata in veste inedita: con nuovi personaggi, inganni...e malevole presenze. Il fabbro ubriacone Jack, dalla vita dissoluta e oscura, incontrerà il "principe della menzogna": il Diavolo. Entrambi assetati di piacere, e tronfi di vanagloria, si incontreranno grazie alla complicità di un fato dispettoso…
Partite a carte, e bevute di whisky, intratterranno i personaggi che si troveranno scaraventati in un susseguirsi di eventi dai risvolti assai inquietanti, ma anche… assai ironici. Ambientato nell'Irlanda del XIX secolo: tra le strade umide di villaggi oscuri, e cimiteri sussurranti; questo racconto si rivolge agli amanti delle leggende, delle fiabe horror e della strana magia che tutto pervade… la quale può essere bianca, o nera. Fantasmi, carestie; croci d'argento e strane mele… St. Peter è il villaggio che accoglierà la fantasia e i brividi di chi "alloggerà". L'ironia nera non manca… anche perché ci sono assai molte riflessioni a cui invita questa brutta faccenda.

RECENSIONE:

Nella lunga e spettrale notte di Halloween, l'aria sembra impregnarsi della presenza di strane e magiche creature e nature incorporee.
Gli spiriti ritornano ancora una volta per vagare nella terra dei vivi, andando ad affievolire quel già sottile confine che separa questi due mondi... così apparentemente diversi.
In questa notte antiche e lontane leggende riecheggiano nell'aria, per intrattenere una buona compagnia di amici davanti alla calda luce del focolare, ma anche per mettere in guardia, trasformandosi in moniti da tramandare alle generazioni future...  Storie terrificanti che neppure il potere del tempo riuscirà mai a far scomparire.

Succede, più di quanto voi crediate, che tra le anime dei defunti e dei vivi si possa scorgere una misteriosa e autorevole figura con indosso un polveroso mantello di velluto.
Molesta si aggira fra le fredde lapidi dei cimiteri e sentieri sconsacrati, con passo elegante e andatura sicura… stiamo parlando del signor Diavolo in persona! 
E sì, proprio lui. 
Egli trova dilettevole tormentare e angustiare i poveri sciagurati, facendo leva sulle loro debolezze, e, perché no, sperare di incappare in una nuova anima malvagia, perfetta per la sua pregiata collezione di carte blu cobalto.
La particolarità di questo raffinato mazzo di carte è che esse raffigurano accuratamente anime dannate miniate da mani agili e capaci di azioni conturbanti.

Accadde molto tempo fa quando il Diavolo scelse per la sua passeggiata nella notte del 31 ottobre una povera cittadella irlandese che di anime disgraziate ne possedeva fin troppe: St. Peter.

In particolare vi era un uomo, se così possiamo definirlo, più simile a un demone che a un cristiano, il quale conduceva senza vergogna un'esistenza assai dissoluta e ricca di frivolezze, fatta di inganni e di imbrogli, di ruberie e di abusi, di interminabili bevute di Whisky e di notti violente.
Stiamo parlando di un fabbro, noto in paese come JACK IL FABBRO UBRIACONE, scaltro come una volpe e taccagno fino al midollo, talmente orgoglioso che credeva fermamente di essere l'essere più furbo della terra, persino più del Demonio stesso!
Esclamazione che il Principe della Menzogna non fu lieto di udire, anzi, una terribile collera si impadronì di lui promettendosi solennemente di attuare la più spietata punizione delle punizioni.

Tra partite a carte e scommesse azzardate, l'anima di Jack assume il ruolo di vincita di un gioco pericoloso e diabolico che lo costringerà a fare i conti con la furbizia del Demonio; ma, proprio quando tutto sembrava perduto e la fortuna averlo abbandonato, ecco che le carte in tavola prendono una nuova piega, e Jack  riusce a sovrastare il suo satanico avversario.
Sarà solo questione di tempo, poiché Lucifero farà il suo ritorno dieci anni dopo per reclamare ciò che è suo di dovuto accordo.

Jack, grazie alla sua astuzia, la spunta nuovamente riuscendo a passarla liscia, ma questa volta la decisione del Diavolo fu determinate per la sorte dello squallido fabbro: non avrà mai più nulla a che vedere con l'esistenza di questo viscido essere, che può tenersi la sua ANIMA.

Quanto può pesare la consapevolezza di possedere un'anima vera e propria?
Cosa può accadere quando uno spirito perverso viene rifiutato persino dal regno del male?
Questa volta non sarà sufficiente del buon whisky per mitigare questa sofferente oppressione.
Il male non si può cancellare facilmente…
Lascio come sempre a voi lettori il compito di trovare le risposte a queste oscure domande.

JACK O'LANTERN. La vera storia dei digrignanti lumi di Halloween non è solo una rivisitazione da parte dell'autrice di una famosa leggenda, ma è diventato un racconto ricco di preziose e curiose tradizioni, profonde riflessioni e pervaso da tanta, ma tanta magia (la mia caratteristica preferita).
Grazie al talento di Francesca, che con il suo stile di scrittura inconfondibile… elegante, antico, raffinato, ma anche fresco e innovativo, è riuscita a creare un'atmosfera macabra, malsana e spaventosa che ho davvero apprezzato.
Le descrizioni dei luoghi che fanno da sfondo alla vicenda, sono così ben fatte che è difficile non credere di stare passeggiando sotto la pioggia autunnale tra i vicoli di St. Peter e di scorgere le finestre illuminate che riflettono una lugubre luce sui volti degli spiriti immersi nel buio della notte.
Ogni personaggio, che incontriamo durante la narrazione, ci mostra la propria ANIMA (anche chi di anime ne possiede parecchie e chi percepisce il suo peso persistente sulle spalle) e ci raccontano una storia personale… una storia che, in realtà, ci tocca più di quanto pensiamo.

Infine vi lascio il link dove potete facilmente acquistare il libro https://amzn.to/318VI0q e rose.rossa.999 il profilo dell'autrice così da essere sempre informati su tutte le magiche novità.



MOONACRE. I SEGRETI DELL'ULTIMA LUNA | Il cavallino Bianco di Elisabeth Goudge

Per te nessun passato, cavallino, né rimpianto, né futuro da temere nella foresta d'argento... Sotto la luna, solo il presente ti aspett...