giovedì 12 agosto 2021

IL PROFUMO di Patrick Suskind

Colui che domina gli odori, domina i cuori degli uomini.
- Patrick Suskind, Il profumo, 161.

TITOLO: Il profumo
AUTORE: Patrick Suskind
EDITORE: TEADUE
TRADUZIONE: Giovanna Agabio
SINOSSI: Jean-Baptiste Grenouille nasce nella Parigi del Settecento, nel luogo più mefitico della capitale: il Cimitero degli Innocenti. Orfano, brutto, apparentemente insensibile, ha una caratteristica inquietante: in una società non ancora asettica come quella contemporanea e impregnata di mille effluvi e miasmi, non emana alcun odore. E però dotato di un olfatto unico al mondo, e il suo sogno è quello di dominare il cuore degli uomini creando un profumo capace di ingenerare l'amore in chiunque lo fiuti. E per realizzarlo è pronto a tutto...

RECENSIONE:
Nel quartiere più malfamato di Parigi, tra sporcizia e odori sgradevoli, nasce Jean-Baptiste Grenouille.
In apparenza un bambino come tanti, un orfano in buona salute che immediatamente viene affidato alle cure di una balia.
Eppure, un'inspiegabile peculiarità inquieta e disgusta tutti coloro che gli sono attorno: Grenouille non ha odore.
Di norma ogni essere umano emana una propria fragranza, deliziosa o disgustosa che sia, ma Grenouille sembra non possederla in nessun modo, e per questo, secondo la rozza superstizione del tempo, considerato un discendente del demonio

Sorprendentemente Grenouille possiede un olfatto estremamente sviluppato, tanto da riuscire ad avvertire gli odori più impercettibili anche a chilometri di distanza.
Questo talento gli permette, inoltre, di poter scomporre un odore in tutte le sue più piccole componenti, catalogandole mentalmente per poi riconoscerle al loro ripresentarsi. 
Crescendo, Grenouille prende sempre maggiore consapevolezza delle sue eccezionali capacità olfattive, cominciando a immagazzinare dentro di sé un numero sempre maggiore di odori.

Un giorno, durante i suoi vagabondaggi notturni alla ricerca di odori da collezionare, Grenouille viene colpito da un profumo indescrivibile, il più straordinario e puro che abbia mai sentito. La fonte è proprio una bellissima fanciulla dai capelli rossi e la pelle chiara cosparsa di lentiggini.
In questo preciso istante, scatta in lui qualcosa, che lo porta a compiere il suo primo delitto
Un profondo desiderio, o per meglio dire una segreta ossessione, inizia a dominare Jean-Baptiste Grenouille: diventare il più grande profumiere di tutti i tempi e creare il profumo per eccellenza.
Quell'aroma così singolare sarebbe diventato l'odore-modello di tutti gli altri, ma lui, il genio dal naso sopraffino, avrebbe dovuto possederlo e fissarlo per sempre nel tempo.
Per raggiungere il suo scopo non basterà apprendere i processi e le tecniche fondamentali dell'arte profumiera, ma saranno necessari una serie di scellerati omicidi al fine di perfezionare i suoi morbosi esperimenti.

Quello che voleva, era l'odore di certi esseri umani e cioè le creature estremamente rare che ispirano l'amore. Queste erano le sue vittime.
- Patrick Suskind, Il profumo, 194.

Leggere Il profumo (Das Parfum, 1985) è come vivere un'esperienza olfattiva intensa e insolita. 
Non mi era mai capitato fino ad ora di sperimentare una lettura in cui a fare da padrone sono le numerose descrizioni, estremamente dettagliate, dei più variegati odori.
Lo stile è davvero interessante e unico. Ci troviamo di fronte a una narrazione che non procede più per immagini visive, ma ci conduce all'interno di un universo costituito da soli profumi: l'universo interiore di Grenouille.

Il romanzo è ambientato nella Francia del diciottesimo secolo. 
Tutte le città, le abitazioni, gli oggetti e le persone ci vengono presentate attraverso gli odori che emanano, ed è proprio tramite questi ultimi che riusciamo a costruire la realtà del romanzo e a conoscere la percezione del mondo di Grenouille.

Il protagonista è una figura molto peculiare e che, nel suo modo grottesco, ho trovato estremamente affascinante. 
Grenouille è un ragazzo smilzo, solitario, freddo e taciturno, tendenzialmente ignorato da tutti o addirittura evitato, ma dotato di un olfatto sovraumano.
L'autore riesce a delineare magistralmente la psicologia di Grenouille, dando vita a un personaggio indimenticabile e a tutti gli effetti tridimensionale e dinamico.
Durante tutta la narrazione, infatti, Grenouille segue una continua evoluzione: prende maggiore coscienza del suo olfatto a dir poco sovrannaturale, e con ostinazione si propone di raggiungere obiettivi sempre più arditi, se non completamente folli e inumani.
In effetti, il protagonista ha ben poco da spartire con il resto dell'umanità. 
Fin dalla nascita, tutti i suoi conoscenti hanno avvertito il suo essere diverso e, in un certo senso, pericoloso, proprio a causa del suo non possedere nessun odore... quindi un'identità da poter riconoscere.
Genialità e pazzia si uniscono, dando vita ad un protagonista davvero controverso e spettacolare, lacerato interiormente, che sicuramente non si può dimenticare facilmente.

La solitudine, com'è possibile intuire, è uno dei temi centrali del romanzo, accompagnato da una riflessione riguardo i comportamenti e i sentimenti umani, i quali, nonostante siano il frutto di scelte coscienti, spesso sono influenzati da una serie pregiudizi inconsci.

Non posso che concludere consigliandovi questo romanzo unico e indimenticabile. 
Inoltre, vi segnalo anche il film che ne è stato tratto perché, oltre la buona fedeltà al romanzo, è davvero ben fatto.

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venerdì 6 agosto 2021

COLLAGES di Anais Nin

Lei restituiva ai paesaggi vuoti le figure mitologiche dei suoi sogni, pensando alle parole con cui Rousseau aveva risposto alla domanda: "Perché ha dipinto un divano nel bel mezzo della giungla?".
Aveva detto: "Perché si ha il diritto di dipingere i propri sogni".
- Anais Nin, Collages, 47.

TITOLO: Collages
AUTRICE: Anais Nin 
EDITORE: Edizioni e/o
COLLANA: Gli Intramontabili
TRADUZIONE: Maria Luisa Minio-Paluello
SINOSSI: Protagonisti di questo romanzo sono Renate, una pittrice, e Bruce, uno scrittore: due spiriti liberi, due amanti insoliti e solitari. Due compagni che un giorno decidono di partire e andarsene in giro per il mondo: Vienna, il Messico, la California, la Francia del Sud, l'Olanda, New York. Non c'è amore fra loro o forse sì, fatto sta che lungo la strada incontreranno altri amanti e altre storie, sentimenti, emozioni e bellezze che porteranno con sé con la leggerezza dei viaggiatori. Il loro viaggio è come un foglio bianco su cui man mano incollano i volti, le emozioni e le vite dei personaggi che incontrano sul loro cammino: un padre che crede di trovare nella figlia la moglie che non ha mai avuto (o che forse ha perduto molto presto), la moglie di un diplomatico che si innamora di un condottiero indiano vissuto oltre un centinaio di anni prima, pittori che cercano nelle figlie lo splendore delle donne dipinte d'oro, attrici pericolose, affascinanti e sincere come bambine, scrittrici che si nascondono dal mondo, cuochi artisti e molti altri. È un grande collage, appunto, dove pagina dopo pagina prende corpo la storia di un viaggio fatto di sentimenti e sensualità. L'intensità erotica della scrittura di Anaïs Nin è soffusa e affascinante, straordinaria nella sua raffinatezza, sempre in bilico tra la passione più incandescente e il disegno di un languore appena accennato. Peccaminosa come Henry Miller, elegante come D.H. Lawrence e Mary Gaitskill, Anaïs Nin firma un romanzo sensuale come Histoire d'O. Un racconto di formazione sentimentale in cui si mescolano il reportage bohémien e la scrittura più alta.

RECENSIONE:
Continuiamo il nostro fantasmagorico viaggio alla scoperta di Anais Nin attraverso il suo romanzo Collages (1964), un libro dal fascino surreale e ipnotico non indifferente.

E' quasi istintivo paragonarlo a un dipinto in fase di realizzazione, in cui vivide e coloratissime pennellate di parole danno vita a un'infinità di vicende che si intersecano, si sovrappongono e si incastrano tra loro proprio come in un collage, o allo svolgersi di un sogno, dove a partire da incontri casuali e impensabili alla fine ne nasce una storia degna di essere ricordata il mattino seguente.

In queste pagine seguiamo principalmente la storia di Renate, una solare e vivace pittrice viennese, che un giorno decide di intraprendere un viaggio senza meta in giro per il mondo assieme a Bruce, uno scrittore ironicamente di poche parole.
Nel corso della narrazione non comprendiamo realmente il tipo di relazione che intercorre tra i due, se si tratta di un legame amoroso o meno, però intuiamo che entrambi possiedono un carattere molto forte e indipendente, che li costringe di tanto in tanto a separarsi per poi riunirsi quando la solitudine riprende il sopravvento.
Comunque sia, insieme o separati, durante il loro apparente vagabondare incontrano personalità davvero stravaganti e insolite, ognuna con una storia peculiare pronta per essere raccontata.

Conosciamo il Conte della lavanderia, un uomo raffinato e colto che ha abbandonato agi e ricchezze per amore; Raven, un'oscura ragazza che convive con un magnifico corvo con il quale sembra avere un legame molto profondo; la moglie del console francese, una scrittrice di biografie che finisce sempre con l'innamorarsi di avventurieri ormai defunti; il simpatico Henri, un cuoco che ebbe la possibilità di servire le sue prelibatezze a importanti celebrità e a nomi illustri; una misteriosa e solitaria scrittrice, che afferma con convinzione di aver sparso per il mondo i suoi personaggi... e tanti altri ancora.
In questa miriade di racconti, uno più surreale dell'altro, un silenzioso legame unisce tutti i personaggi apparentemente sconnessi, un fattore comune che verrà rivelato solamente all'ultima pagina.

La singolarità di questo libro è l'assenza di una vera e propria conclusione
Non credo sia corretto neppure parlare di un finale aperto, perché in effetti si ha la sorpresa di ricominciare tutto dal principio, ripercorrendo nuovamente le prime pagine fino a giungere nuovamente alle ultime, per poi ripartire da capo in una sorta di ciclicità continua.
Non a caso, una delle frasi che ricorre più spesso nel romanzo e che racchiude perfettamente questa sensazione di eterno ritorno è "Niente è mai finito".
Con questo peculiare sistema narrativo Anais Nin crea un qualcosa di unico e sorprendente: un romanzo impossibile da catalogare.

Un quadro dovrebbe portarvi dove non siete mai stati. Chi è che vuole guardare sempre lo stesso albero, lo stesso mare, lo stesso volto ogni giorno, lo vorrebbe lei?
- Anais Nin, Collages, 45.

La componente onirica tipica delle opere della Nin non manca di fare la sua comparsa anche qui, nonostante non sia marcata come ne La casa dell'incesto
In queste pagine il tempo abbandona il suo ritmo regolare e lo spazio la sua rigidità. Ci muoviamo, infatti, all'interno di dimensioni fluide e incalcolabili, dove gli spostamenti sono talmente rapidi che basta uno schiocco di dita per spostarci da un posto all'altro o da un momento all'altro.

La scorrevolezza della narrazione deve gran parte della sua riuscita allo stile originale dell'autrice.
Anais Nin ha la capacità di dipingere attraverso le parole gli stati più interiori del Sè, e lo fa tramite colori sgargianti, tratti multiformi e sfumature impercettibili.
La libertà creativa è eccezionale, ed è espressa attraverso un linguaggio sinuoso, raffinato e sensuale
Con particolare attenzione si possono cogliere all'interno della variegata vicenda anche spunti autobiografici della scrittrice, tanto da ipotizzare in Renate un suo alter ego.
Renate vuole portare su tela mondi dai colori e dalle forme mai viste, se non in visioni oniriche, e lo vuole fare per mostrare a tutti che i sogni possono vivere nella realtà, così come Anais vuole dimostrare che il grande potere dell'immaginazione attraverso i suoi scritti.

Tu sogni ad occhi aperti. Molti sognano ad occhi aperti. E alcuni sono gelosi perché non hanno sogni e bevono o prendono pillole per sognare.
- Anais Nin. Collages, 86.

Se non ancora lo aveste capito, vi consiglio vivamente questo breve ma emozionante romanzo, in particolar modo se siete alla ricerca di un qualcosa di anticonvenzionale e fuori dalle righe.

Caro FANTASMAGORICO LETTORE, 
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venerdì 16 luglio 2021

IL DELTA DI VENERE di Anais Nin

Mi chiamerò la madame di una casa di prostituzione letteraria, la madame di un gruppo di scrittori affamati che producevano letteratura erotica per venderla a un "collezionista". Io fui la prima a scrivere per lui, e ogni giorno davo il mio lavoro da battere a macchina a una giovane donna.
- Anaïs Nin, Il delta di venere, 83.

TITOLO: Il delta di Venere
AUTRICE: Anaïs Nin
EDITORE: Bompiani
TRADUZIONE: Delfina Vezzoli
SINOSSI: Un misterioso collezionista di libri nel 1940 offrì a Henry Miller cento dollari al mese per scrivere dei racconti erotici. Miller cominciò entusiasta, ma si stancò presto e passò l'incarico all'amica Anaïs Nin che aveva bisogno di soldi. “Cominciai a scrivere ironicamente, divenendo così improbabile, bizzarra ed esagerata che pensai che il vecchio si sarebbe accorto che stavo facendo una caricatura della sessualità,” ricorda Anaïs Nin. “Passavo i giorni in biblioteca a studiare il Kama Sutra, ascoltavo le avventure più spinte degli amici... Tutte le mattine, dopo colazione, mi sedevo a scrivere la mia dose di pornografia...” Solo ogni tanto riceveva una telefonata dal mandante. Una voce diceva: “Va bene. Ma lasci perdere la poesia e le descrizioni di tutto quello che non è sesso. Si concentri sul sesso.” Nacquero così questi racconti che si possono meritatamente annoverare tra le opere della letteratura erotica di maggior successo.

RECENSIONE:
Tutto ebbe inizio nel 1940, quando un misterioso collezionista di libri offrì a Henry Miller cento dollari al mese per scrivere racconti erotici.
Inizialmente l'autore del Tropico del Cancro trovò quasi divertente l'idea di scrivere pornografia per dilettare un cliente ignoto, tanto da riferire alla sua cara amica Anaïs Nin di considerare questa opportunità una sorta di esperimento bizzarro.
Alla lunga però Miller ne ebbe abbastanza, stufo di dover piegare la sua arte al piacere di un anonimo patrono, e propose ad Anaïs Nin (in quel periodo in difficoltà economiche) di prendere il suo posto.

La Nin cominciò con l'abbozzare una serie di vicende davvero esagerate e stravaganti, a tratti grottesche, traendo ispirazione dalle avventure sessuali dei suoi amici o attingendo materiale da opere famose come il Kama Sutra. 
Il collezionista apprezzò il suo lavoro fantasioso, però le fece un appunto: avrebbe preferito che si concentrasse maggiormente sul sesso, lasciando da parte la poesia e altre descrizioni superflue.
Questa critica irritò molto Anaïs Nin, che non poteva concepire di dover estirpare il sentimento dal sesso.
Nonostante questo, però, continuò imperterrita con la realizzazione di altri racconti erotici, racconti in cui conduceva un'esplorazione della sessualità veramente a trecentosessanta gradi. 

Con il passare dei mesi altri scrittori squattrinati si unirono a lei nella creazione di queste gioie perverse destinate al tanto odiato committente, colui che impediva a tutti loro di "operare una fusione tra sessualità e sentimento, sensualità ed emozione".
In questo senso, Anaïs Nin diede vita ad una vera e propria casa di malaffare letteraria, nella quale tutti si davano un gran da fare per la produzione di storie estremamente dissolute e lussuriose.

Raccolsi i poeti intorno a me e tutti insieme scrivemmo della bellissima pornografia. Condannati come eravamo a insistere solo sulla sensualità, ci furono esplosioni violente di poesia. Scrivere pornografia divenne una strada verso la santità invece che verso la dissolutezza.
- Anaïs Nin, Il delta di venere, 10

Alla fine, stufa di sentirsi ripetere dal committente sempre la stessa seccante lamentela, Anais prese coraggio e decise di scrivergli una bella lettera minatoria (e poi ditemi come non posso adorarla!).
Vi riporto qui di seguito un piccolo estratto.

Caro collezionista, noi la odiamo. Il sesso perde ogni suo potere quando diventa esplicito, meccanico, ripetuto, quando diventa un'ossessione meccanicistica. Diventa una noia. Lei ci ha insegnato più di chiunque altro quanto sia sbagliato non mescolarlo all'emozione, all'appetito, al desiderio, alla lussuria, al caso, ai capricci, ai legami personali, a relazioni più profonde che ne abbiano il colore, il sapore, i ritmi e l'intensità. [...]

La raccolta Il delta di Venere (Delta of Venus, 1977) vide la luce solamente molti anni dopo.
Consapevole del fatto che le costrizioni del collezionista avessero snaturato il suo stile e messo a tacere il suo io femminile, Anaïs Nin reputava inizialmente i suoi racconti come un prodotto di intrattenimento omologato al tradizionale modello maschile della letteratura erotica, e non volle pubblicarli.
Eppure, rileggendoli dopo tanto tempo, l'autrice si rese conto che in molti passaggi si percepiscono i primi sforzi di considerare l'esperienza sessuale dal punto di vista di una donna (esclusiva degli uomini all'epoca) e che il suo stile non era stato completamente zittito.
In effetti, non è poi così difficile ritrovare quella raffinatezza, sinuosità e sensualità tipiche della scrittura di Anaïs Nin, che la rendono unica, irripetibile e surreale.

Analizzando nello specifico la raccolta, essa contiene quindici racconti di lunghezza variabile
Alcuni sono più articolati e complessi di altri più lineari e concisi, presentando una trama più fitta e con un'ampia gamma di personaggi.
Delle volte gli stessi personaggi ricompaiono in più racconti, creando una sorta di continuità all'interno della raccolta. Alcuni di loro sono palesemente ispirati ai conoscenti della Nin (se avete letto i suoi diari non sarà difficile trovare i relativi corrispondenti), altri invece sembrano provenire da un universo parallelo e fantasmagorico.
Naturalmente, come spesso avviene nelle raccolte, ci sono racconti più coinvolgenti e appassionanti di altri, ma ammetto di aver apprezzato anche le storie più fantasiose e morbose. 
Vorrei aggiungere inoltre che la Nin descrive le scene più spinte in maniera molto accurata, senza risparmiare i dettagli più focosi.
Il linguaggio che usa è esplicito, inebriante e diretto, ma sempre poetico e ipnotico.
Ed è proprio questo che ammiro e amo della Nin: l'abilita di saper fondere magistralmente la carnalità al sentimento e all'emozione.

Come ogni libro nato dalla penna magnetica di Anaïs Nin, non posso che consigliarvelo, in particolare se siete alla ricerca di storie piccanti e originali che non cadono nello squallido o nel volgare.


TUTTI I DEMONI SONO QUI di Venus Marion

Gli uomini non sapevano cos'era l'inferno. Non l'avevano provato. Ma l'avevano creato, senza neppure saperlo. E ora avrebbero dovuto fare i conti con il fatto che ogni fossa oscura aveva i propri demoni, e se avevano trasformato l'intero pianeta in una fossa - tutti i demoni erano lì.
- Venus Marion, Tutti i demoni sono qui, 69.

TITOLO: Tutti i demoni sono qui
AUTRICE: Venus Marion
EDITORE: Independently published 
SINOSSI: Nel continente di Kherida, la razza umana ha soggiogato quella dei gula, demoni necrofagi antropomorfi dai poteri sovrannaturali. Usata e ghettizzata, la stirpe dei gula si è fatta pavida al punto da accettare i soprusi degli uomini e la condizione perenne di schiavitù. Ma quattro demoni sono a un passo dall'appiccare il focolaio della ribellione che soverchierà l'umanità. Solo che ancora non lo sanno. L'unica certezza per Tamina, Dimitri, Serpil-Eda e Branden è che l'inferno non esiste, e se esiste è vuoto: tutti i demoni sono qui.

RECENSIONE:
In un mondo in cui umani ed entità demoniache - i così detti gula, demoni necrofagi antropomorfi - convivono da tempi immemori, assistiamo alla completa distruzione dell'equilibrio secolare vigente tra le due specie.
Il comando è detenuto dalla Confederazione, un gruppo di uomini decisi a soggiogare e piegare al loro volere il potere di tutti gli esseri demoniaci esistenti, schiavizzandoli, seviziandoli, studiandoli e logorandoli lentamente.
I gula, oppressi e spogliati di ogni loro libertà, hanno perduto il loro status di esseri superiori, la loro inconfondibile essenza divina; eppure, non tutto è ancora perduto.
Quando sono la sofferenza, la rabbia e la paura ad alimentare un sentimento di pura distruzione e ribellione, non può che nascere la più esplosiva delle vendette. 
Quattro demoni, ognuno con una propria dolorosa storia alle spalle, sono decisi a non soccombere al governo della Confederazione e a  riprendersi tutto ciò che spetta loro di diritto... a costo di dover ridurre in cenere l'intera umanità.

"La parola demone viene da una lingua antica. Sai cosa significa?"[...]
"Essere divino."
- Venus Marion, Tutti i demoni sono qui, 12.

Tutti i demoni sono qui di Venus Marion è un romanzo breve davvero piacevole e coinvolgente, che ha saputo rapirmi non solo per la sua trama dalle sfumature macabre e truculente, ma anche per quel tocco di leggerezza che mi ha fatto sorridere non poco.

Leggere questo libro è come intraprendere un folle viaggio senza sapere realmente quale sia la destinazione e, soprattutto, come arrivarci.
Ogni capitolo è una sorpresa, il più delle volte inaspettata e imprevedibile, ed è proprio questo aspetto che alimenta la curiosità e spinge a continuare imperterriti fino alla fine.
A contribuire alla scorrevolezza del romanzo, inoltre, vi è lo stile di scrittura dell'autrice.
Semplice, lineare, diretto e caratterizzato da periodi brevi, esso da vita a un ritmo spezzato ma molto incalzante. Non ci sono momenti di stasi all'interno della narrazione, ma il tutto procede rapido senza interruzioni, tanto da giungere all'ultima pagina senza accorgersene.

I personaggi rappresentano un altro punto forte del libro, ed è stato facile entrare in empatia con loro e rimanere coinvolti nelle loro tragiche vicende.
Tamina è il primo gula che incontriamo. 
Per colpa della Confederazione ha perduto per sempre una parte importante della sua vita, divenendo la cavia per un controverso esperimento: cibarsi della carne di altri demoni per trasformarsi in un gula potenziato. Questo tipo di alimentazione, però, l'ha portata a sviluppare una tremenda dipendenza da carne di gula, che diventa di giorno in giorno più difficile da gestire.
La sola cosa che ancora la spinge a resistere è la voglia di vendicare tutto il male subito e sterminare la specie umana.

Ma la vendetta è un sentimento che pervade anche un altro demone, forse uno dei più forti ancora in circolazione: Dimitri.
Nato schiavo nel ghetto dei gula, Dimitri ha sempre tentato di celare il suo immenso potere, dato il brutale destino dei demoni potenzialmente pericolosi per gli umani. 
Ma può un qualcosa di così immenso rimanere a lungo nell'ombra?
Per indebolirlo gli sono state mutilate le tipiche protuberanze cartilaginee simili ad ali che ogni demone possiede. Questa mancanza, però, viene compensata da una rabbia vendicativa che, unita ad una elettrostimolazione sperimentale, riesce a trasformarlo in una forza distruttrice.
Tutto questo è possibile grazie alla genialità di Zelda Pasco (il mio personaggio preferito in assoluto), un'eccentrica dottoressa piena di risorse che ha preso a cuore la causa di Dimitri e il suo piano di polverizzare l'intera umanità.

Un altro gula che dopo anni di sottomissione ha deciso di risorgere dalla sua collera è Serpil-Eda
Un tempo ministra dell'antico culto di Gihtuna, è stata costretta ad assistere alla distruzione di tutto ciò in cui credeva per essere rinchiusa in un bordello di demoni.
Dopo tanta attesa e infinite preghiere a Gihtuna, Sepil-Eda è finalmente pronta per scatenare la sua vendetta.

Se siete curiosi di imbarcarvi in questa folle disavventura demoniaca alla volta della distruzione della specie umana, non posso che consigliarvi questo breve romanzo dalle ottime capacità intrattenitive (vi assicuro che si legge in un soffio) e perfetto per questi caldi pomeriggi estivi.
Ammetto che mi sarebbe piaciuto che il romanzo fosse stato un po' più lungo, così da poter approfondire meglio alcune dinamiche molto intriganti... ma, con mia grande gioia, ho scoperto che l'autrice progetta un sequel! 
Quindi, non mi resta che attendere.









MOONACRE. I SEGRETI DELL'ULTIMA LUNA | Il cavallino Bianco di Elisabeth Goudge

Per te nessun passato, cavallino, né rimpianto, né futuro da temere nella foresta d'argento... Sotto la luna, solo il presente ti aspett...