lunedì 3 febbraio 2020

La mummia

"Ogni mummia era un mistero. Ogni forma dissecata e preservata costituiva un'agghiacciante immagine della vita in morte. E ogni volta che posava lo sguardo su uno di quegli antichi morti egizi, Lawrence veniva scosso da un brivido."

@thecovenofphantasmagoricalbook



TITOLO: La mummia
AUTRICE: Anne Rice
EDITORE: Longanesi & C.
GENERE: Narrativa/ Suspense
TRAMA: Un tempo Ramses il Grande, faraone d'Egitto, potente, temuto e sicuro che il mondo lo avrebbe ricordato…  Ora è Ramses il Dannato, vivo dopo la morte e costretto a vagare nei secoli per placare una sete che non può essere placata… 
A riportarlo ancora una volta tra i vivi, nella Londra edoardiana ricca e decadente, è l'egittologo Lawrence Stratford che, dopo anni di ricerche, ne riesce a violare la tomba, scoprendo anche, accanto alla mummia del faraone, un misterioso busto di Cleopatra, vissuta almeno mille anni dopo. Affascinato dall'enigma, lo studioso interroga allora antichi papiri che gli narrano una vicenda straordinaria e inquietante: grazie a un elisir, Ramses ha ottenuto l'immortalità, e ha attraversato il tempo, viaggiando, lottando, amando… 

RECENSIONE:
Lentamente discendono le tenebre. 
Immensi e immortali monumenti sepolcrali sono immersi nel buio della notte, e tutto quello che un tempo fu un grande e potente regno si rifugia ora nell'oscurità.
Ogni cosa tace nell'oblio della dimenticanza…  ma non tutto è perduto per sempre: un piccolo luccichio sta rischiarando un remoto passato e l'entusiasmo di un uomo, che ha speso tutti gli anni della sua vita dietro a studi e ricerche, cresce smisuratamente davanti alla consapevolezza di poter assistere alla scoperta più eccezionale del secolo.
L'egittologo Lawrence Stratford è il protagonista di tale ritrovamento straordinario: il rinvenimento della vera tomba di Ramses il Grande, uno dei più magnifici faraoni di tutti i tempi, insieme a svariati manufatti e numerosi papiri.
Inaspettatamente accanto alla semplice scoperta, si affianca la vibrante consapevolezza di aver tra le mani qualcosa di inverosimile e sconcertante. Esaminando accuratamente tutti i reperti all'interno della tomba, si nota come molti di essi presentino delle discrepanze dal punto di vista della struttura e della datazione di realizzazione. Emblematica è l'accoppiata del sarcofago di Ramses con il busto in marmo di Cleopatra (vissuta esattamente mille anni dopo il faraone!).
Com'è possibile una cosa del genere?
Questo è l'interrogativo che inizia a torturare la brillante mente di Lawrence, pronto a tutto pur di portare alla luce la verità che, inevitabilmente, lo condurrà verso qualcosa di assolutamente sconvolgente.
Per non parlare del perché quella mummia, così accuratamente imbalsamata, appare talmente viva e vigorosa sotto gli infiniti strati di bende, tanto da far pensare che il rituale della mummificazione sia qualcosa avvenuto di recente.
Senza perdere altro tempo, Lawrence, con la presenza privilegiata della mummia,  si mette subito al lavoro e, grazie alla decifrazione di alcune parti dei papiri, apprende una stupefacente rivelazione: Ramses è un essere immortale, dannato per l'eternità per aver bevuto un elisir che lo avrebbe reso potente e indistruttibile.
Sembra essere proprio l'inizio di una grande avventura, ma, purtroppo per Lawrence, si rivelerà più corta del previsto.  Proprio nel momento in cui la risposta a questo magico mistero dell'immortalità della mummia inizia a venir fuori, ecco che l'egittologo muore in una situazione ambigua e l'unico testimone presente nel momento del decesso è il nipote Henry, il quale testimonia si tratti di un normale attacco di cuore. Rimane però inconsapevole del fatto che altri occhi e altre orecchie hanno assistito al terribile accaduto e sono pronti a giurare che non si ha a che fare con nessun tipo di morte naturale.
Dalle splendide terre d'Egitto la narrazione prosegue verso la Londra del primo Novecento, in particolare nella grande abitazione di Lawrence, dove la mummia e i numerosi papiri finiscono per essere esposti in una mostra in onore del loro scopritore.
In questo luogo facciamo la conoscenza di altri importanti personaggi, che con i loro segreti più reconditi contribuiscono ad infittire la storia di nuove e inquietanti verità.
La giovane e indipendente Julie Stratford si trova a dover affrontare l'inaspettata perdita del padre e con essa il dovere di assumersi tutte le responsabilità della gestione della Stratford Shipping e dell'ingente patrimonio da lei ereditato, rendendola la vittima perfetta di un mostruoso inganno.
L'intera situazione la costringerà a fidarsi di suo zio Randolph e di suo cugino Henry, e convincersi che il matrimonio combinato con il giovane Lord Rutherford è la cosa migliore da fare, nonostante esso sia un sotterfugio ben costruito per agevolare la riuscita del piano e ottenere il controllo della sua eredità.
Proprio quando ogni cosa sta finendo rovinosamente verso un baratro oscuro, ecco che qualcuno di molto antico e potente si risveglia dalle tenebre per prestare il proprio soccorso all'innocente Julie.
Ramses il Dannato è tornato più forte di prima e ora vaga nelle strade di un nuovo secolo, determinato a far luce sui segreti dell'immortalità e svelare il nome del colpevole dell'omicidio di Lawrence.

Anche questa volta Anne Rice si aggiudica il titolo di aver creato un romanzo unico e senza eguali, nonostante il soggetto mummia viene ripreso continuamente in numerosi libri e film dell'orrore. Tenebroso, passionale, avventuroso, contraddistinto da quella nota di erotismo tipico della Rice e pervaso dal quel suo più grande amore, la storia.
La narrazione si sussegue ad un ritmo molto lesto e incalzante, arricchita dall'avvicendarsi di momenti colmi di azione a improvvise intromissioni di piccoli flashback che, come un lampo a ciel sereno, ci rimandano indietro nel tempo fornendoci degli indizi per far luce sul presente.
Continuamente mi sono ritrovata immersa in tempi e luoghi lontani, ipnotizzata dalla magistrale capacità di non far percepire la distanza di anni, se non di secoli, tra le vicende che si succedono, creando un'omogenea linea narrativa per nulla confusionaria.
I personaggi sono stati tutti ben descritti e caratterizzati, dai protagonisti fino a coloro che posseggono ruolo più marginale.
Se volessi tratteggiare rapidamente i profili dei più notevoli personaggi partirei dalla famigerata mummia.
Ramses il Dannato è modellato sulle sembianze di una divinità: bello e prestante; imponente e regale; dalla carnagione ambrata e dagli occhi blu intenso (sì, è egiziano, ma capirete il perché di questo colore dal romanzo); dalla mentalità malleabile e aperta alle nuove esperienze che il nuovo secolo ha da offrirgli. Viene descritto come un uomo carismatico e coraggioso, che possiede la capacità di emanare un forte fascino ipnotico su chiunque posi gli occhi su di lui.  Molto simile, direi, ai nostri amati vampiri della Rice, soprattutto  per il canonico tormento legato al dono dell'immortalità e alla condanna di vivere per l'eternità il prolungarsi delle sofferenze, delle paure, dell'inquietudine che ogni epoca porta con sé. Unica differenza, e direi fortuna, rispetto ai vampiri è che Ramses può vivere alla luce del sole, anzi da essa riesce a trarre grandi benefici.
Julie Stratford non mi ha appassionato molto come personaggio: un po' ingenua, semplice e, in molte occasioni, sottomessa al volere degli altri, per meglio dire, alla volontà degli uomini che la circondano, trattandola come la più fragile della comitiva senza che lei faccia nulla per far valere la sua posizione… altro che indipendente e autonoma!  Non vi racconto altro per evitare lo spoiler.
Ho trovato, al contrario, molto complesso, curato e ben descritto il personaggio di Henry che, pur essendo uno dei personaggi più negativi del romanzo (alcolizzato, giocatore d'azzardo, spilorcio, uomo senza scrupoli… ), ha avuto la destrezza di delinearsi in maniera limpida nella mia immaginazione, di trasmettermi delle sensazioni e dei sentimenti di umanità e, seppur crudele ed egoista,  non manca di rivelare una piccola natura nascosta che ha tanto bisogno di amore.

In conclusione…  sono rimasta positivamente soddisfatta da La mummia e spero vivamente che questa umile recensione abbia avuto la capacità di incuriosirvi e di accendere in voi la voglia di intraprendere questa avventura fantasmagorica. 

mercoledì 1 gennaio 2020

Altre voci altre stanze

"[…] era casa sua per diritto, disse, perché qualora se ne fosse andato - come aveva fatto una volta - altre voci, altre stanze, voci perdute e fievoli, sarebbero echeggiate nei suoi sogni."


TITOLO: Altre voci altre stanza
AUTORE: Truman Capote
GENERE: Romanzo di formazione, Southern Gothic
EDITORE: Garzanti
TRAMA: Altre voci altre stanze ha per protagonista il tredicenne Joel Harrison Knox, che da New Orleans arriva in campagna, a Skully's Landing, un tempo casa padronale ora decaduta e fatiscente, dove vive suo padre. In questo ambiente isolato e bizzarro, animato da presenze grottesche, quasi anormali, descritto con straordinaria potenza e intensità, popolato da personaggi eccentrici, a cominciare dal cugino Randolph, effeminato e narcisistico, l'adolescente Joel incontrerà i suoi demoni, e potrà misurare la sua solitudine e la sua sete d'amore.

RECENSIONE:
Ogni stanza finisce sempre per assorbire la vita di chi l'occupa: mobili, quadri, fotografie, gingilli di vario genere… ognuno di essi rievocano voci del passato, ricordi che, legandosi fra loro come anelli di metallo, incatenano la vita dei molteplici personaggi rendendoli vittime, consapevoli e inconsapevoli, della loro emarginazione dal mondo.
In questo panorama di atmosfere surreali e grottesche si colloca la curiosa vicenda del tredicenne Joel Knox, protagonista del romanzo, il quale, dopo ben dodici anni, riceve inaspettatamente una lettera con notizie di suo padre, Edward R. Sansom, il quale dichiara la volontà di voler assumere nuovamente i suoi doveri paterni, questo dopo aver appreso della prematura morte della madre di Joel.
Così, dalla festosa città di New Orleans, Joel si mette in viaggio verso la sperduta località di Noom City per raggiungere la residenza di Skully's Landing, situata nelle calde campagne dell'Alabama e indicata nella lettera come la destinazione finale.
Dopo aver ottenuto una serie di passaggi e conosciuto alcuni personaggi stravaganti, giunge nel posto designato: un'enorme maison desolata e fatiscente, aggrovigliata nella natura selvaggia.
Colto da un sospettoso sconforto, Joel non può non rimanere turbato dalla decadenza e dalla trascuratezza dell'intera abitazione; ma non demorde e si auto convince del fatto che, dopo l'imminente incontro con il padre, le sue prime impressioni muteranno per il meglio.
I giorni passano e le aspettative verso il signor Sansom diventano sempre più alte, sebbene di lui non si palesa neppure l'ombra e i pochi abitanti della casa evitano di parlarne.
Al suo posto, però, bizzarri e improbabili personalità fanno la loro inconsueta comparsa: l'esile Miss Amy, nuova moglie del signor Sansom e donna caratterizzata da un'instabilità mentale e dall'umore vacillante; Jesus Fever e sua nipote Zoo, i domestici di colore che si occupano di varie mansioni per la famiglia, contraddistinti da strani atteggiamenti superstiziosi che ancora sopravvivono nelle cultura della popolazione di colore del Sud; e, infine, il cugino omosessuale e di salute cagionevole, Randolph (il mio personaggio preferito!).
Molto simile ad un artista bohémien, egli è tratteggiato da un comportamento eccentrico e molto femminile (divertente è il suo vagare scalzo per casa con indosso solo un chimono), dalla sottile e pungente ironia malinconica e da un modo tutto suo di discorrere curioso e inverosimile, nel quale non esiste un vero confine tra fantasia e realtà. Attraverso queste peculiarità riesce ad ammaliare il giovane Knox, verso il quale prova un profondo e sincero affetto.
Oltre tutto Randolph è un personaggio dalla sensibilità toccante e non ha nessuna paura di esprimere quello che realmente prova, ed è per questo motivo che è molto vicino a comprendere i sentimenti e l'inquietudine di Joel dovuta ai cambiamenti che sta affrontando e alla situazione incomprensibile che aleggia intorno al fantasma di suo padre.
Sebbene tra i vari personaggi vi siano innumerevoli differenze, tutti sono perseguitati e tormentati dalla solitudine: la solitudine che può provare un orfano catapultato in famiglie diverse senza mai adattarsi; la solitudine dovuta alla paralisi fisica e all'incapacità di comunicare con l'esterno; la solitudine frutto di una sensibilità fuori dal normale che la società non riesce a comprendere ed accettare, giudicandola perversa.
Solamente che Joel riesce a superare un ostacolo che, invece, ha braccato tutti gli altri nel loro mondo illusorio e irreale: il passato.
Altre voci altre stanze ci racconta la storia di una rinascita, quella di Joel, che riscopre sé stesso e si riappropria del suo passato familiare che da troppo tempo gli è stato estraneo ed è riuscito a ricominciare dopo aver finalmente affrontato i suoi demoni, dopo aver lasciato alle spalle quello che è stato e non sarà più… giunge il momento di vivere il presente e tutto quello che la vita a da offrirgli.

"[…] lui seppe di dover andar via: senza timore, senza esitazioni, sostò solo al limite del giardino, dove, quasi avesse dimenticato qualcosa, si fermò e guardò indietro al crepuscolo calante, sfiorito, al ragazzo che si era lasciato alle spalle." 

Lo stile inconfondibile e singolare di Capote riesce a rendere ancora più incalzante e surreale l'intera vicenda: i personaggi e i luoghi vengono descritti nei minimi dettagli dando la sensazione di assistere ad una descrizione impressionistica, definendo sia la natura essenziale del luogo stesso sia le emozioni di Joel mentre osserva l'ambiente circostante.
La narrazione ha un ritmo mutevole: incalzante ma, allo stesso tempo, riesce a lasciare sempre un po' di spazio per le riflessioni personali immedesimandosi nelle più variegate situazioni della storia.
Un libro consigliatissimo!




giovedì 12 dicembre 2019

Il grande Gatsby


@thecovenofphantasmagoricalbook
"Così remiamo, barche contro corrente, risospinti senza sosta nel passato"

TITOLO: Il grande Gatsby
AUTORE: F.S. Fitzgerald
GENERE: classico, drammatico, sentimentale
EDITORE: Newton Compton

Scintillante, sfarzosa e sfrenata; eccessiva ed esasperata; ridondante di falsità e ipocrisia.
Questo è il ritratto della società americana del dopoguerra, quando il frastuono dei ruggenti anni Venti continua a riecheggiare nel mondo proclamando gli Stati Uniti grande potenza economica.
Tuttavia questo prospero benessere è solo un'illusione; un sogno irraggiungibile e irrealizzabile che non vedrà mai la luce della sua concretizzazione, rimanendo succube di un passato idealizzato e ormai perduto.

Proprio nel culmine di questa esuberanza e frenesia, ben noto all'autore stesso, Fitzgerald decide di collocare la curiosa vicenda di Nick Carraway: giovane agente di borsa, trasferitosi da poco in una modesta abitazione nella località di West Egg (Long Island), scopre ben presto di avere un vicino di casa davvero singolare.
Fin dal suo arrivo, infatti, Nick rimane rapito dalla maestosità della villa che fiancheggia la sua umile dimora e dalle infinite e scatenate feste che ogni sera prendono vita al suo interno per poi spegnersi alle prime luci dell'alba. In particolar modo Nick è intrigato dalla misteriosa figura del proprietario, nonché soggetto di curiosi e spaventosi pettegolezzi.
Nei giorni successivi Carraway viene invitato nella residenza estiva della cugina Daisy e del marito Tom Buchanam, situata proprio nel East Egg (sfonda opposta a West Egg), e qui scopre da Jordan Baker, amica intima della coppia, il nome dell'oscuro vicino di casa, Jay Gatsby, e parte della sua dubitabile storia.
Della sua vita passata si conosce ben poco, salvo che abbia prestato servizio militare nell'esercito durante la guerra e che, in seguito, abbia trascorso alcuni mesi ad Oxford prima di giungere nel West Egg e costruire la sua prestigiosa villa.
Di come sia diventato l'uomo più ricco del Long Island, però, nessuno sa spiegarlo.
Non passa molto tempo che Nick riceve, finalmente, il tanto atteso invito a partecipare al party del signor Gatsby e, ben lieto, accetta senza pensarci due volte.
La serata prescelta si presenta fin da subito come un'onda delirante di chiassosa gente anonima, che nuota caoticamente in fiumi di alcool al ritmo di una musica frenetica.
Nel caos della festa, quasi casualmente, Nick riesce a conoscere l'enigmatico padrone di casa rimanendo sorpreso dalla sua indole moderata e riservata, in netto contrasto con l'euforia generale dell'ambiente.
In breve tempo tra i due si instaura una particolare amicizia, seppur figlia di menzogne e parziali verità, che porta Gatsby a chiedere un favore a Nick; il suo profondo desiderio è quello di poter rincontrare nuovamente l'unico amore della sua vita: Daisy.
Da questo momento in poi si scateneranno una serie di peripezie che riveleranno la vera natura di ogni personaggio, portando a galla dolorose e tristi verità che segneranno la fine di un sogno.

Il grande Gatsby è un romanzo singolarmente magnifico che, con tutta sincerità, stento a paragonare ad altri libri. Gran parte del merito è legato all'originale stile di Fitzgerald, che si presenta come pungente, frizzante, inquieto e malinconico. Gli stessi personaggi racchiudono nelle loro caratteristiche principali, nel linguaggio e nelle azioni, questi aspetti particolari che li mostra come specchi di una società lacerata dal denaro.
Sebbene tutto quello che ho appena detto rende il romanzo già magnifico e completo, la vera bellezza che lo incorona come un classico intramontabile è il suo essere attuale anche se traslocato nel nostro presente.
La solitudine che perseguita Gatsby, manifestata paradossalmente proprio durante le sue frequentatissime feste, è la stessa che accompagna quotidianamente l'uomo contemporaneo, immerso nella moltitudine di rapporti sociali nei quali conosce tutti e al contempo nessuno.
La patetica recita che ogni personaggio mette in atto per mostrare sempre la parte allegra e spensierata solo per raggirare i veri problemi poiché  sarebbero troppo dolorosi da sopportare e difficili da affrontare, non vi ricorda l'uso dei social che se ne fa oggi? Si tende sempre a mostrarsi nel modo in cui desideriamo apparire nascondendo il marcio dietro uno schermo.
Il ruolo del denaro non ha subito il minimo cambiamento nel tempo: costituiva e costituisce la colonna portante di un potere illusorio raggiunto con l'inganno; ma, non si possono comprare l'amore e gli affetti con il denaro.
La vicenda di Gatsby può così simboleggiare una piccola parabola di vita, un monito per non perderci in una vita passata pensando di poterla riconquistare con la forza del denaro. Quel che è stato è stato, e quel che sta accadendo è importante, altrimenti si rischia di non vivere quel che di bello il mondo ci sta offrendo.


sabato 16 novembre 2019

VAMPIRI I Segreti del Vampirismo

"Troppe testimonianze, nel corso dei secoli e nei luoghi più remoti, rendono difficile pensare che il vampirismo sia una semplice congettura, una chimera, una fantasia o un'allucinazione psicotica"
@thecovenofphantasmagoricalbook


TITOLO: VAMPIRI. I Segreti del Vampirismo
AUTORE: Stella Noctis
GENERE: Saggio, Esoterico
EDITORE: Aradia Edizioni
TRAMA: Il vampirismo energetico, come si manifesta e come proteggersi da esso e dagli Esseri Astrali che si cibano dei viventi… 
Questi Esseri in ogni epoca e luogo sono stati chiamati Homines Nocturni, non-morti, nosferatu, revenant, vampiri, e con molti altri nomi… 
Bram Stoker, nella sua celebre opera "Dracula", definì lo stato esistenziale di questi Esseri misteriosi come "la Vivente Morte" … 
Tra gli argomenti: La vita oltre la morte, Larve e Lemuri, il baratro di Ecate, Come nasce uno spettro, Come nasce un vampiro, la magia egizia, Licantropi, Lamie, Ghoul, La sindrome di Renfield, Vampirismo ad opera di esseri viventi, Vampirismo derivante da pratiche occulte, La difesa magica e tanto altro… 

RECENSIONE:
Difficile non pensare alla sensuale e pallida figura dalla bellezza divina e dalla ferocia sanguinaria quando sentiamo pronunciare la parola vampiro.
Ormai questa figura leggendaria è entrata ufficialmente nell'immaginario collettivo assumendo nei secoli molteplici forme e diventando metafora dai mille significati. 
Particolare fortuna e successo ha avuto nella letteratura (horror, gotica, fantasy) e nel cinema, dando origine a personaggi intramontabili come il Conte Dracula, Lestat, Carmilla e via dicendo…
Ma cosa si nasconde dietro il mito e la storia di questo essere immortale che vaga nel buio della notte alla ricerca della preda perfetta?
Il libro VAMPIRI. I Segreti del Vampirismo conduce il lettore all'esplorazione di un universo occulto, nascosto, nel quale il vampiro non è solo frutto di una fervida fantasia o dell'unione di antiche superstizioni accumulate dal tempo, ma esso racchiude in sé verità esoteriche davvero curiose e interessanti. 

Il libro ci introduce in questo misterioso mondo partendo dalle famose indagini sui vampiri condotte dall'abate benedettino Dom Augustin Calmet (Dissertazioni sopra le apparizioni de' spiriti, e sopra i vampiri o i redivivi d'Ungheria, di Moravia e di Silesia) , riportando gli episodi più salienti di spaventose apparizioni, avvenute nel XVIII secolo in tutta Europa, di individui, defunti ormai da anni e il cui corpo non presenta alcun cenno di decomposizione, che fuoriuscivano magicamente dalle loro tombe per nutrirsi spietatamente del sangue dei vivi conducendoli fatalmente ad una morte certa.
L'unico modo per contrastare questi mostri immortali è quello di aprire le loro bare, decapitare il corpo preservato diabolicamente nel tempo e, infine, trafiggere il cuore con un ferro affilato.
Le numerose testimonianze riguardo questo inquietante fenomeno, fanno dubitare del fatto che si tratti semplicemente di sciocche superstizioni di popolazioni dalla mentalità vetusta e furono in molti ad interessarsi seriamente a tali avvenimenti.
Gli esoteristi, appartenenti alle più disparate culture, intraprendono varie vie per risolvere questo strano dilemma di uomini che riescono a tornare in vita dopo la morte: tutte le teorie si basano e sono d'accordo sul fatto che l'uomo sia costituito da quattro elementi fondamentali, ognuno imprescindibile dall'altro: il corpo, il corpo astrale, l'anima e lo spirito.
Quando un qualsiasi individuo va incontro al decesso, il corpo inevitabilmente inizia la fase di decomposizione e lo spirito si dirige verso i piani celesti.
La differenza, però, è data proprio dal corpo astrale e dall'anima che rappresentano ciò che modella l'identità di ogni essere umano, e, se essi restano ancorati al piano fisico dopo il decesso, possono comportare la formazione di uno spettro (successivamente Legionario dell'ombra) o di un vampiro.
Questo accade specialmente quando l'individuo in vita è stato molto legato al mondo materiale e ai vizi malsani ad esso connessi e, di conseguenza, compie un'enorme fatica per separarsi da tutto ciò che costituiva la sua vita mortale.
Tutte queste ossessioni e perversioni, che prendono il nome di  Larve o Lemuri, si aggirano attorno al cadavere del defunto e solo quando l'anima riuscirà a separarsi completamente da loro potrà finalmente intraprendere il viaggio della vita oltre la morte.
A questo punto il libro riporta e si riallaccia al tema della "pesatura delle anime" della tradizione egizia, nella quale l'anima viene condotta direttamente al Tribunale dell'Abisso dove il cuore dell'imputato viene posizionato sulla bilancia insieme alla piuma della verità: solo se il cuore risulterà essere più leggero della piuma, l'anima è veramente pura e priva di Larve.
Tuttavia, non finiscono qui le prove per la povera anima: essa viene trascinata lungo il  fiume Stige fino a giungere nel Baratro di Ecate (la luna infernale), noto anche come il Campo di Persefone,  luogo di permanenza delle anime che sono ancora contaminate dal loro corpo astrale.
Solo grazie ad un grande sforzo dell'anima, essa riuscirà a sconfiggere una volta per tutte le sue debolezze ed essere finalmente libera di risplendere nella luce.
Ma cosa accade se l'anima è troppo debole e viziosa e non riesce a superare il cono d'ombra del Baratro di Ecate?
Si genera uno spettro (ben diverso dal fantasma) il quale si fortifica grazie all'energia dei viventi che lo invocano e non solo.
Accade inoltre che, dopo il decesso fisico, il corpo e l'anima rimangano ancora collegati tra loro originando un grande appetito per il fluido rosso che circola nelle nostre vene che inchioda indissolubilmente l'anima alla terra.
In questo modo nasce il famoso vampiro.
Approfondendo la magia egizia, il mito di Persefone (prima vampira ellenica che sarà per sempre sospesa tra il regno dei vivi e il regno dei morti) fino a giungere alla moderna psichiatria (La sindrome di Renfield), il Vampiro, che sia ad opera di esseri umani, di luoghi infestati o derivante da pratiche occulte, ha sempre l'obiettivo di colpire e rubare energia a chi ne possiede molta conducendolo ad uno stato di sofferenza e malessere e l'autrice ci propone anche i numerosi metodi per rendersi immuni ad attacchi del genere, come il 'Tridente di Paracelso'.

Non tutti gli esseri fantastici nascono da una mente fortemente immaginativa, ma, il più delle volte, sono volti ad offrire un modo per fronteggiare ogni giorno esseri malefici che incontriamo sul nostro cammino, sempre pronti a nutrirsi della nostra energia vitale facendoci sentire piccoli e indifesi e il vampirismo energetico ne è la testimonianza.
In conclusione di tutto mi sento di consigliare questo testo che è riuscito ad andare oltre la sentita e risentita leggenda del Vampiro e, attraverso uno stile di scrittura chiaro e lineare, ci ha accompagnato in un viaggio incredibile alla scoperta di rivelazioni esoteriche intriganti e stimolanti pronte ad aprire molte porte di questo mondo occulto che io personalmente trovo affascinante da sempre.






MOONACRE. I SEGRETI DELL'ULTIMA LUNA | Il cavallino Bianco di Elisabeth Goudge

Per te nessun passato, cavallino, né rimpianto, né futuro da temere nella foresta d'argento... Sotto la luna, solo il presente ti aspett...