mercoledì 19 agosto 2020

Le avventure di Tom Sawyer

Proprio allora fece una scoperta, cioè che promettere di non fare una certa cosa è il modo più sicuro per farsi tornare la voglia di farla.


TITOLO: Le avventure di Tom Sawyer
AUTORE: Mark Twain
EDITORE: Giunti Junior
COLLANA: Classici tascabili
GENERE: Avventura, Romanzo di formazione
TRAMA: Tom vive con la zia. E' un vero combinaguai: imbroglia, disubidisce, non studia, ma in compenso è intelligente, coraggioso e vivace. Un giorno, però, si trova coinvolto in un'avventura molto rischiosa: assiste a un omicidio, di cui viene accusato l'innocente Muff...


RECENSIONE:
Nella piccola e tranquilla cittadina di St. Petersburg, situata vicino le rive del Mississipi, il giovane e irrequieto Thomas, “Tom”, Sawyer trascorre le sue esuberanti giornate intento a far divertire e impazzire chiunque gli ronzi attorno, in particolar modo sua zia Polly.

Non passa secondo senza che la sua mente vivace e giocosa escogiti qualche improbabile piano per farla esasperare.

Quante volte lo ha colto con le mani nel sacco mentre rubava di nascosto la sua intoccabile marmellata o marinava la scuola? E quante volte è riuscito a farla franca senza beccarsi neppure una punizione come si deve, sfoderando il suo più grande repertorio di bugie?

La povera zia Polly, donna buona dall'animo gentile, non riesce proprio ad essere severa con suo nipote senza sentire un peso sulla coscienza, essendo consapevole, in fondo, che il piccolo Tom è un diavolaccio burlone, bugiardo e impulsivo, ma, allo stesso tempo, è un monello dal gran cuore e tutto quello che compie è in buona fede... o forse...

Tom si diverte troppo nel prendere in giro le persone e pensare di essere più furbo di loro; è convinto di non avere punti deboli, proprio come i pirati, gli indiani o i banditi delle sue storie preferite, eppure perde completamente la testa per una bambina che frequenta la sua classe: Becky Thatcher.

In ogni modo possibile e immaginabile cerca di attirare la sua difficile attenzione, finché, un bel giorno, Becky ricambia tutti i suoi pavoneggiamenti lanciandogli un fiore.

Il suo cuore batte solo per lei, ma, nonostante questo, Tom è stato capace di dar vita a inconvenienti davvero esilaranti.

Il piccolo Tom è un diavoletto imperterrito, ma insieme a lui conosciamo il suo migliore amico: Huckleberry Finn, protagonista indiscusso del successivo romanzo Le avventure di Huckleberry Finn.

Diversamente da Tom, Huck non frequenta la scuola e vive da solo, come un animale selvaggio, dentro una grande botte vuota, campando alla giornata e in totale libertà. Suo padre, infatti, è un tremendo ubriacone che sperpera tutti i suoi soldi in alcool senza preoccuparsi minimamente di suo figlio.

I due ragazzi, seppur di due classi sociali differenti, condividono lo stesso status di orfani e di scapestrati, e questo legame li unisce indissolubilmente.

Insieme hanno preso parte a numerose ed esilaranti peripezie: la fuga segreta nelle terre più selvagge e incontaminate dell'isola di Jackson per diventare dei veri pirati, facendo credere, senza volerlo, a tutti i paesani di essere morti; la ricerca forsennata di un tesoro nascosto nelle vicinanze di una casa ritenuta stregata; una terribile gita all'interno di una grotta labirintica... 

Eppure l'avventura più intensa e spaventosa ha inizio nel buio e silenzioso cimitero di St. Petersburg.

Tutto nasce dalla proposta di Huck di recarsi soli nel cimitero per provare una magia atta a combattere i porri.

Le uniche precauzioni che non possono essere assolutamente ignorate sono: trovare un gatto morto per il rito, giungere al cimitero al chiaro di luna e, infine, recitare la formula magica.
L'importante, però, è non farsi beccare dai diavoli che si aggirano tetri tra le lapidi, altrimenti lì sono guai.

Tutto è pronto per il loro piano, ma, all'improvviso, tra le fredde e immobili tombe del cimitero, vedono spuntare tre figure oscure.

Saranno i diavoli che tanto temevano di incontrare?
Lentamente, al loro avanzare sotto la luce lunare, i tre soggetti cominciano a prendere una forma più definita e... umana.

Finalmente, Tom e Huck riescono a riconoscerli.

Difficile giudicare da così lontano quali fossero i reali scopi di quella visita notturna al cimitero, ma, sicuramente, si tratta di un'azione losca che, purtroppo, non andò per il verso giusto...

I due ragazzi, in men che non si dica e senza volerlo, sono diventati i soli e gli unici testimoni oculari di un OMICIDIO.

Il terrore di essere scoperti gli attanaglia, e promettono solennemente di non farne parola con nessuno e di mantenere il segreto per salvarsi la pelle.

Purtroppo, però, qualcun'altro ci sta per rimettere la propria al posto del reale colpevole: un innocente sarà presto processato e condannato a morte.

Tom e Huck sono decisi a restare alla larga da questa brutta storia, eppure... non riescono a smettere di pensare come incastrare il colpevole.

Ma il cuore dei giovani è molto elastico e non si lascia comprimere a lungo 

Le avventure di Tom Sawyer è un romanzo scritto nel 1876, e, seppur considerato da molti come un classico della letteratura per ragazzi, esso incorpora e unisce diversi generi letterari.

Leggendolo ricorda molto un romanzo di formazione, poiché seguiamo lo sviluppo del protagonista nel corso dell'intera narrazione.

Tom è un personaggio estremamente dinamico e in continua evoluzione: lo osserviamo nelle prime pagine intento ad elaborare giochi e scherzi infantili, per poi giungere, verso la fine, alla maturazione di una nuova consapevolezza, frutto delle esperienze fatte nelle sue innumerevoli avventure.
Allo stesso tempo, però, viene da considerare il libro come un romanzo picaresco, in quanto Tom si muove da un episodio avventuroso all'altro.
Inoltre, Le avventure di Tom Sawyer si avvicina al genere della satira, della narrativa popolare e alla commedia.

Twain utilizza un linguaggio semplice e colloquiale che riflette e si adatta ai pensieri di un ragazzo come Tom.
Molto interessante è il modo in cui l'autore ricrea dei dialoghi adatti alla mentalità dei piccoli personaggi, così da regalargli quel tocco di genuinità e realismo.

Inizialmente, proprio per questa sua caratteristica, ho incontrato delle difficoltà nell'entrare completamente nella narrazione (aggiungendo il fatto che solo dopo ho scoperto di possedere un'edizione riadattata), trovandola piatta e noiosa.

Solo con il susseguirsi delle vicende buffe e fantasiose attorno a Tom e ai suoi amici, ho ripreso lentamente interesse, e non mi è dispiaciuto continuare a leggere il romanzo.

La parte che ho apprezzato maggiormente dell'intero romanzo è l'atmosfera cupa e macabra che l'autore è riuscito a creare attorno alla vicenda dell'omicidio nel cimitero.

Non sono mancati, inoltre, alcuni momenti nella storia che mi hanno portato a riflettere su quanto possa essere diversa la vita di un ragazzo come Tom Sawyer (vissuto, più o meno, nel periodo successivo alla guerra di secessione) da quella di un ragazzo di oggi.

In passato per divertirsi bisognava ingegnarsi con quel che si aveva (bottoni colorati, tappi di sugheri, monetine, pezzi di vetro colorato...) unito a tanta buona fantasia e immaginazione.

Il contatto con la natura era onnisciente, lo spirito di avventura esuberante e sottintesa era la condivisione di un nuovo gioco con i propri coetanei.
Invece, oggi assistiamo alla scomparsa quasi totale di questi divertimenti così genuini e salutari, che tristemente lasciano il posto alla sempre più invadente tecnologia.
Gli schermi sono ormai i migliori amici dei bambini, accompagnandoli ovunque e cancellando ogni legame con il mondo circostante.

Un sentimento di nostalgia per un tempo passato e quasi del tutto perduto è stato il mio compagno di viaggio nel mondo dimenticato di Tom Sawyer.

Avventuroso e divertente, Mark Twain da vita a un dei personaggi inconfondibili, che, inevitabilmente, ci riportano indietro nel tempo... a quando bastavano piccoli oggetti inutili e uno spazio aperto per essere felici, e seguire instancabilmente l'immaginazione per la creazione delle nostre avventure.

Questo è un romanzo che consiglio particolarmente ai piccoli lettori, ma sono sicura che anche i grandi lettori dall'animo ancora bambino possono apprezzare.


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9 commenti:

  1. Sembra davvero carino, tranne la parte del gatto morto. Una recensione davvero dettagliata e ben curata al top come sempre!

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    1. Infatti povero miao! Per il resto è davvero simpatico e curioso. Ti ringrazio tantissimo per essere passata💜Mi pento solo di non aver comprato a suo tempo un'edizione non riadattata. Rimedierò più in là.

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  2. Lo ricordo con affetto... e ho nella memoria anche una versione cinematografica in bianco e nero. Mi stai quasi invogliando a rileggerlo, ma adesso non ho un copia "integra": lo lessi su un vecchio volume degli anni 60 (se lo sfogliassi le pagine volerebbero tutte).

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    1. Io avevo visto da bambina il cartone animato, però non conosco questa versione cinematografica. La recupererò! Dobbiamo scovare se esiste qualche edizione bella... ma non riadattata😂

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    2. Me lo fece vedere mio nonno... chissà se mai lo ribeccherò. Vero! Più in là magari faccio una ricerca tra le varie edizioni.

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  3. Credo che questi libri siano dei classici che prima o poi una volta nella vita bisogna assolutamente leggere. Quando ero molto più piccola lessi Huck, ma Sawyer mi sa non ce l'ho a casa. Potrebbe essere un'occasione per ricercarlo che male mai non fa

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  4. "promettere di non fare una certa cosa è il modo più sicuro per farsi tornare la voglia di farla".
    Non conoscevo il libro ma l'inizio è incoraggiante e incuriosisce molto...

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  5. Conosco il libro di nome, ma non l'ho mai letto. Non so perché, ma non mi ha mai attirata. Magari lo prenderò, la recensione mi ha incuriosito ^^

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  6. Ma dev'essere bellissimo! Non lo conoscevo così bene, mi è venuta voglia davvero di recuperare questo classico per ragazzi, anche se non amo mai questa definizione

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