"Questa è la storia di Azriel, come lui me l'ha raccontata, perché mi ha chiesto di esserne testimone e di registrare le sue parole. chiamatemi Jonathan, come ha fatto lui. Questo è il nome che ha scelto la notte in cui è apparso davanti alla mia porta spalancata e mi ha salvato la vita.
Senza dubbio, se non fosse arrivato in cerca di uno scrivano, sarei morto prima dell'alba"
TITOLO: Lo Schiavo del Tempo
AUTORE: Anne Rice
GENERE: Ghost story, Horror Novel, Romanzo Storico
EDITORE: TEA
TRAMA: Mentre si trova bloccato in fin di vita in una baita d'alta montagna, uno studioso dell'antica civiltà sumera viene salvato dall'inattesa quanto provvidenziale visita di un misterioso, bellissimo giovane che dice di chiamarsi Azriel e di essere un demone con una lunga e struggente storia da raccontare. Azriel è lo spirito di un giovane ebreo babilonese che per amore verso il suo popolo prigioniero in Mesopotamia è caduto in un inganno ordito da sacerdoti pagani e negromanti, i quali gli hanno strappato l'anima e ne hanno fatto un angelo del male in balia del mago che di volta in volta possiede le ossa delle sue spoglie mortali. Dalla Babilonia dei mille dèi all'Asia Minore dei filosofi greci, dalla Parigi satanista di fine Ottocento alla New York di oggi, il viaggio di Azriel, attraverso i secoli, sta volgendo al termine...
RECENSIONE
New York, Quinta Strada. Una ragazza, Esther Belkin, viene brutalmente assassinata da alcuni sconosciuti all'interno di un negozio d'abbigliamento.
Il telegiornale è a trasmettere questa breaking news e sembrerebbe essere una delle tante e solite notizie fresche che appaiono sugli schermi e sulle prime pagine dei giornali per giorni e rimangono sulla bocca di tutti per poi finire inevitabilmente nel dimenticatoio per far spazio alle altre più recenti e sconvolgenti.
Questo è ciò che crede anche Jonathan, professore e studioso di storia antica, che non si aspetterà minimamente quanto questa apparentemente insignificante accaduto lo catapulterà in un mondo oscuro e invisibile.
Determinato, poi, a prendersi del tempo da trascorrere in tranquillità per dedicarsi alle sue ricerche e alla stesura del suo nuovo libro, lontano da tutti e dalla frenesia della vita quotidiana, decide di passare dei giorni nella sua baita di montagna rifugiandosi, così, in una serenità silenziosa.
Purtroppo le cose non vanno come aveva previsto Jonathan e, durante la notte, viene sorpreso inaspettatamente da una brutta febbre che lo rende incapace di prendersi cura di sé.
Quasi in fin di vita viene salvato da un ragazzo dai folti capelli scuri e dall'espressione gioviale e serena e, aggiungerei, rassicurante.
Non appena la situazione critica del professore sembra essere passata, il giovane affascinante gli rivela essere un potente spirito, il Servitore delle Ossa ( non a caso il titolo originale del romanzo è Servant of the Bones), che il suo nome è Azriel e che si trova lì, assieme a lui, per un motivo ben preciso: voler raccontare la sua lunga storia per poter essere in seguito pubblicata in un libro così da poter rivelare un'agghiacciante verità.
Attraverso le parole di Azriel veniamo a conoscenza della sua vita passata, non essendo sempre stato uno spirito, e ripercorriamo assieme a lui la sua esistenza tranquilla da giovane ebreo cittadino della splendente Babilonia, descritta magistralmente dando l'idea di un vero e proprio scrigno prezioso, fino ad arrivare ad un momento cruciale: per salvare il suo popolo dalla cattività babilonese è costretto a scendere ad un compromesso e a sottoporsi a terribili supplizi che lo avrebbero portato inevitabilmente ad una morte fatale, ma, viene tratto in inganno e subisce una stregoneria che lo trasforma in uno spirito legato indissolubilmente alle sue ossa, ormai fuse nell'oro, e chiunque vada in possesso di tali ossa diventa conseguentemente il suo padrone al quale deve ubbidire, anche agli ordini più immorali.
Con il passare dei secoli e l'alternarsi di nuovi padroni è giunto fino alla New York contemporanea ritrovandosi coinvolto nei folli piani di distruzione del mondo dell'esaltato e fanatico leader della chiesa Il Tempio della Mente, Gregory Belkin.
Non vi suona famigliare questo cognome?
Ed è proprio in questa situazione che Azriel cercherà in ogni modo di smascherare il suo diabolico complotto e poter essere una volta per tutte uno spirito libero.
Ancora una volta la mia amatissima Regina delle Tenebre Anne Rice è riuscita nell'intento di tenermi letteralmente incollata ad ogni singola pagina di questo favoloso libro che, precisiamolo, è un romanzo singolo e non si ricollega in nessun modo alle Cronache dei Vampiri o alla Saga delle Streghe Mayfair.
Nonostante questo, il suo stile di scrittura è sempre ben riconoscibile con descrizioni di personaggi, scene e luoghi dettagliate, precise senza mai cadere nella ridondanza o prolissità che renderebbero la storia priva di azione e movimento, cosa che non accade in nessun modo.
Tutti i personaggi sono ben caratterizzati, in particolare, Azriel che è una figura davvero complessa, difficile da definire, ma senza alcun dubbio è il buono perfetto che nessuno sarebbe in grado di odiare, benevolo e caritatevole, un essere che è impossibile non immaginare senza un sorriso stampato sul viso nonostante tutte le sofferenze che ha incontrato durante il suo cammino.
Tipico e in perfetto stile Anne Rice è il ricorso all'espediente del racconto da parte di un personaggio ad un altro che funge da ascoltatore e,in seguito, avrà il compito di metterlo per iscritto ( un po' come accade in Intervista col Vampiro e in altri suoi romanzi).
Inoltre, è impossibile non meravigliarsi del grande lavoro di ricerca storica che si nasconde dietro le quinte di questo romanzo che permette un viaggio temporale davvero realistico dall'antica Babilonia fino ad arrivare alla New York contemporanea, ma cosa distingue questo romanzo da un semplice romanzo storico è la presenza di un mondo supernaturale e paranormale e un grande misticismo di fondo che fa di esso anche una Ghost Story, una Supernatural Novel e una Horror Fiction.
In conclusione, consiglio questo libro a tutti gli amanti delle storie di spiriti e fantasmi e che hanno trovato irresistibili anche gli altri romanzi della Rice, a chi trova piacevole i libri ricchi di elementi storici, ma alla fine credo che sia un libro adatto un po' a tutti i lettori e spero che questa umile recensione vi invogli a scoprire questo romanzo e cosa ha da raccontarvi.
In più voglio lasciarvi una piccola curiosità a riguardo: durante la creazione del personaggio di Azriel, Anne Rice si è lasciata ispirare, come modello fisico, dal famoso attore Antonio Banderas, dichiarandolo durante un'intervista nel 1996 e affermando che era rimasta molto colpita dalla sua grandiosa interpretazione e sensibilità che dimostrò nel film Philadelphia.