Per te nessun passato, cavallino, né rimpianto, né futuro da temere nella foresta d'argento...Sotto la luna, solo il presente ti aspetta.
- Elisabeth Goudge, MOONACRE Il cavallino bianco, 7.
TITOLO: MOONACRE Il segreto dell'ultima luna | Il cavallino bianco
AUTRICE: Elisabeth Goudge
EDITORE: Rizzoli
TRADUZIONE: Serena Daniele
SINOSSI: Maria Merryweather ha tredici anni quando, rimasta orfana, si trasferisce a Moonacre Manor, ospite di un ricco, eccentrico cugino. L'antica dimora si rivela colma di mistero e di segreti e Maria scopre ben presto di essere predestinata a salvarla dalla scomparsa, riscattando le colpe dei suoi antenati che ne hanno segnato la sorte. Grazie all'aiuto delle magiche creature che da sempre abitano l'incantevole vallata e alla sua determinazione, Maria, ultima Principessa della Luna, riuscirà a salvare Moonacre e a riportarvi la serenità perduta. Età di lettura: da 12 anni.
RECENSIONE:
Maria Merryweather ha perso entrambi i genitori, e ora, all'età di tredici anni, è costretta a vendere la propria casa per riparare ai debiti del padre.
Fortunatamente, un suo lontano e ignoto cugino ha deciso di ospitarla nella sua dimora situata nel villaggio di Moonacre.
In questo lungo e impervio viaggio, però, Maria non sarà sola. Ad accompagnarla ci saranno Miss Heliotrope, la sua bizzarra istitutrice, e Wiggins, il suo fedele cagnolino.
Al loro arrivo a Moonacre Manor, una luna splendente è pronta ad accoglierli, rischiarando loro la strada e tingendo l'intero paesaggio di infinite sfumature argentate.
Inoltre, a Maria sembra di scorgere tra la fitta vegetazione un bellissimo cavallino bianco.
Purtroppo non c'è tempo per spingersi alla sua ricerca, poiché Sir Jeremy Merryweather li sta attendendo.
Con grande affetto il cugino li accoglie nella grande dimora, così elegante quanto decadente, e Maria si sente subito a casa.
Finalmente può scoprire le origini della sua famiglia, legate misteriosamente ad affascinanti leggende del posto.
In particolare, a colpire la sua attenzione è la leggenda della Principessa della Luna.
Essa narra che molto tempo fa un antenato dei Merryweather avesse avuto una terribile lite con la famiglia Coq de Noir.
Da allora i discenti de Noir, animati da questo antico rancore verso i Merryweather, si sono impossessati della Baia di Moonacre per pescare e saccheggiare i poveri abitanti del villaggio.
Solamente una giovane dal cuore puro potrà metter fina alla storica faida, liberando Moonacre dalle razzie degli Uomini dei Boschi Neri.
Purtroppo, è risaputo come tutte le principesse della Luna prima o poi abbandonino Moonacre per curiose incomprensioni.
Maria è completamente incantata da questa storia, tanto da iniziare a credere che vi sia un fondo di verità e di poter essere lei stessa la prossima Principessa Lunare, l'unica capace di cacciare gli Uomini del Bosco.
Nel frattempo, però, è alla ricerca di risposte che spieghino alcune bizzarre situazioni che la circondano.
In primis, chi è che ogni mattina le accende il fuoco in camera, le lascia i biscotti per la colazione e nuovi splendidi vestiti dalle antiche fattezze?
Si tratta di magia o esiste qualcuno in carne ed ossa che prepara tutte queste cose per lei?
Sarà la stessa persona che tutti i giorni si adopera in segreto per cucinare le più deliziose portate per il pranzo e la cena?
Secondo, come è possibile che il suo amico immaginario d'infanzia e ora un ragazzo reale della sua stessa età che vive a Moonacre?
Niente si muoveva, come sotto un incantesimo. L'intreccio argenteo di rami e ramoscello sopra di loro era così delicato che la luna sembrava filtrarvi come attraverso un velo sottile di polvere luminosa. Ma tra gli alberi c'era vita, anche se immobile.
- Elisabeth Goudge, MOONACRE Il cavallino bianco, 23.
MOONACRE | I segreti dell'ultima luna (The Little White Horse, 1946) è un libro che ho letto principalmente perché spinta dal mio affetto per l'omonimo film.
Il romanzo, però, è ben diverso dalla pellicola.
Abbiamo tra le mani un libro per lettori giovanissimi, dallo stile di scrittura estremamente semplice e lineare, scorrevole ma non molto coinvolgente.
L'intera storia appare come un continuo rimando alla religione cattolica.
Il problema, che è principalmente ciò che mi ha tediato, è stata la sensazione costante di leggere una fiaba zuccherosa che potrebbe essere inserita perfettamente in un libro di catechismo.
Alla fine non c'è da sorprendersi per questa grande presenza di tematiche religiose, visto che la Goudge era la figlia di un reverendo.
Ammetto che mi è mancata quell'atmosfera magica e misteriosa presente nel film, che richiama più un universo mitologico/pagano che cristiano.
Inoltre, non ho particolarmente apprezzato la caratterizzazione dei personaggi, che ho percepito come un po' passivi e bidimensionali, nonostante alla fine siano emerse (non troppo) le loro peculiari personalità, rendendoli quasi interessanti.
In particolare, mi hanno un pizzico infastidito i commenti maschilisti, fortunatamente pochi, di alcuni personaggi, così come la visione della donna nel libro.
La storia, infatti, si concentra su quanto sia importante per le donne non essere curiose: non fare domande, non andare in esplorazione, ma aspettare le inconfutabili spiegazioni degli uomini che sanno sempre cosa fare.
Nel corso della narrazione la protagonista dovrà interiorizzare una serie di virtù femminili per essere una brava ragazza (l'obbedienza, il perdono e l'umiltà) e apprendere che avere troppa fiducia in se stessi diventa un inaccettabile segno di orgoglio.
Maria nella sua camera, illustrazione di C. Walter Hodges |
Nessuna penna poteva rendere giustizia alla bellezza e all'eleganza di quella camera. Si trovava in cima alla torre [...]. Il soffitto era a volta, e la delicata armatura di pietra si estendeva sopra la testa di Maria come i rami di un albero; nel punto più alto, la pietra era stata intagliata a riprodurre una falce di luna circondata dalle stelle.
- Elisabeth Goudge, MOONACRE Il cavallino bianco, 34.
Uno dei pochi aspetti che invece ho amato molto è stata la capacità dell'autrice di dar vita a delle atmosfere notturne davvero suggestive.
Le descrizione del maniero, dei boschi e, in generale, della natura al chiaro di luna sono stupende, ed è stato impossibile non immaginarmi immersa nella fitta vegetazione argentata.
In conclusione, so bene che il mio giudizio è stato influenzato dalle alte aspettative che mi ero fatta, credendo di poter ritrovare in queste pagine le stesse emozioni e atmosfere decadenti e fantastiche del film, ed è per questo che non mi sento di sconsigliarlo.
Potrebbe essere una bizzarra e piacevole lettura, adatta per quei momenti in cui siamo alla ricerca di qualcosa di leggero, spensierato e un po' fiabesco.
Conoscete questo libro? Avete visto il film? Cosa ne pensate dei libri con forti rimandi religiosi?
Come sempre vi aspetto sotto nei commenti💜